
Comitato FuoriPISTA:”Sabato 15 dicembre tutti in Piazza G.B. Grassi per dare inizio al Corteo”
Si avvicina la giornata di mobilitazione contro il Raddoppio dell’Aeroporto indetta dal Comitato FuoriPISTA, in difesa dell’ambiente e per la salvaguardia della salute. Contro la speculazione edilizia e fondiaria.
Il 15 dicembre alle ore 15 tutti in Piazza G. B. Grassi a Fiumicino per dare inizio al Corteo. Percorreremo via della Torre Clementina, un tratto della via Portuense per arrivare alla Rotonda di Via Coccia di Morto/Viale del Lago di Traiano. Qui interverranno i Cittadini, i Comitati, le Associazioni e le formazioni politiche che hanno dato la loro adesione alla Manifestazione e che qui ringraziamo.
“Riportiamo qui di seguito le ragioni che ci hanno spinto a indire la Manifestazione – ha dichiarato il Comitato FuoriPISTA – raddoppio aeroporto? Entro il 31 dicembre 2012 il Governo è chiamato ad approvare il Contratto di Programma 2012-2021 tra ENAC e AdR che apre le porte al Raddoppio. NO grazie! perchè non è necessario. Le opere di ammodernamento da realizzare entro l’attuale sedime porteranno l’aeroporto a soddisfare 50/60 milioni di passeggeri all’anno contro gli attuali 36 milioni/anno. I dati forniti da AdR per giustificare il raddoppio sono infondati e anche aleatori visto che riguardano un evento (100 milioni di passeggeri!) che dovrebbe verificarsi tra più di 30 anni!”
“I 1200 ettari che dovrebbero essere occupati dal sedime del nuovo aeroporto sono un pezzo di territorio di pregio dell’Agro Romano – ribadisce il Comitato – che cade interamente all’interno della Riserva Statale del Litorale Romano, e sono tutelate dai vincoli del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) e da quello Provinciale (PTGP). Queste terre hanno da sempre una vocazione agricola e turistica, testimoniata dalla natura dei loro paesaggi che documentano in modo mirabile l’intreccio di storia, cultura e natura che rende speciale il nostro Paese; verrebbero a cessare aziende agricole di piccole e medie dimensioni produttrici di eccellenze ortofrutticole, mentre l’azienda agricola Maccarese SpA vedrebbe drasticamente ridotte le sue dimensioni; Alcune centinaia di persone si vedrebbero espropriare la case; le attività agricole e turistiche esistenti verrebbero stravolte dalla costruzione di un aeroporto che per dimensioni equivarrebbe al raddoppio di quello attuale; l’inquinamento acustico ed in modo inimmaginabile rendendo impossibile la vita agli abitanti con grave pericolo per la salute”.