
Faratro: “Chiediamo al primo cittadino un nuovo incontro e l’immediato blocco degli sfratti”
Con una manifestazione di protesta i residenti nel quartiere Pesce Luna di Fiumicino hanno bloccato lo sfratto, dall’abitazione di loro proprietà sita in via delle Conchiglie, della coppia di invalidi Alfonso Mangione, 83 anni, e sua moglie Adriana, che stanno rischiando di restare senza casa perchè la “Fondazione ecclesiastica marchesi Gerini” intende tornare in possesso del terreno.
“La fondazione essendo un ente ecclesiastico dovrebbe in genere aiutare la comunità, invece li sfratta – ha dichiarato Palmerino Faratro, Presidente del Comitato Fiumicino 2000, che evidenzia – il marchese era un benefattore, che favorì l’insediamento spontaneo sulle aree di sua proprietà ai ceti poveri che costruirono modeste abitazioni”.
“Ormai su questi terreni si è arrivati alla quarta generazione da quando negli anni ’20 i contadini bonificarono il quartiere – spiega Quirino Secci, coordinatore del comitato – dopo una lunga trattativa nel 1997 si è giunti ad un accordo transattivo tra la Fondazione Gerini ed il Nuovo Comitato Fiumicino 2000 per il trasferimento dei terreni ad un prezzo politico di 36mila lire corrispondenti a circa 18 euro al metro quadrato perfezionando così circa cento atti di vendita. Da allora, a causa di nuovi contenziosi giudiziari che hanno coinvolto la Fondazione, le vendite si sono nuovamente bloccate”.
“Le varie vicissitudini non permisero di perfezionare i rogiti alle restanti famiglie – ribadisce Palmerino Faratro – siamo arrivati a oggi e ci siamo opposti allo sfratto perchè la Fondazione da un lato promette di vendere e dall’altro prosegue nell’azione giudiziaria. La scorso maggio, alla presenza di Montino, è stato raggiunto un accordo verbale circa il pagamento di 25 euro al metro quadrato. Oggi la Fondazione vuole circa 300 euro al metro quadrato. Chiediamo al primo cittadino un nuovo incontro, la conferma del prezzo pattuito e l’immediato blocco degli sfratti”.






