
“Vogliamo creare un tavolo di confronto che le Istituzioni continuano a negare alla cittadinanza”
di Dario Nottola
Era stata programmata lo scorso dicembre e poi annullata causa l’avanzata dell’ondata Omicron: ora l’assemblea popolare, a Fiumicino, contro la realizzazione, nella zona del vecchio faro, di un nuovo porto turistico con attracchi per navi da crociera, organizzata dal Comitato Tavoli del Porto, si terrà il 5 febbraio, alle ore 10, in Piazza Grassi.
“Si discuterà della spinosa questione della portualità di Fiumicino per poter creare un tavolo di confronto che le Istituzioni continuano a negare alla cittadinanza: prenderanno parola alcuni esponenti delle numerose associazioni che compongono I Tavoli del Porto, con la possibilità per chiunque di contribuire intervenendo” afferma il Comitato.
Un fronte del “no” che si è allargato via via a macchia d’olio, a Fiumicino, tanto è vero che, alla vigilia del rinvio della mobilitazione, era stata massiccia l’adesione annunciata all’assemblea convocata dai “I Tavoli del Porto” (che riunisce le rappresentanze di associazioni ambientaliste e cittadine), tra cui associazione teRRRe, Nuovo Comitato cittadino di Focene, Giovani Democratici, Comitato FuoriPista, DolceSpiaggia, Anpi Fiumicino.
“Insieme alle altre realtà rappresentate nei Tavoli, e alle associazioni Italia Nostra Litorale Romano, Wwf Litorale Laziale, Lipu e Legambiente – è la posizione che era stata manifestata da Dolcespiaggia Idee di Riserva – esprimiamo forte preoccupazione per le gravi conseguenze che tali approdi, previsti addirittura in due siti del Comune, inevitabilmente produrrebbero dal punto di vista ambientale e sociale”.
Comitati ed associazioni esprimono timori per le “voci” di realizzazione, nell’area dove naufragò il progetto del Porto turistico della Concordia, di un “Porto per l’attracco di Grandi Navi da crociera, con le conseguenze immaginabili sull’ambiente, l’erosione del litorale, l’inquinamento marino e atmosferico, la congestione del traffico”.