
“L’ordinanza di sgombero non è frutto di una scelta improvvisa ma è il naturale epilogo di un percorso avviato con delibera di Giunta nel 2020”
“In merito alle polemiche sollevate dall’opposizione sullo sgombero dell’impianto di pattinaggio per permettere la necessaria ristrutturazione del centro sportivo, è doveroso ristabilire un pò di verità” lo dichiara Massimiliano Catini, Capogruppo della Lista Civica Baccini.
“L’ordinanza di sgombero – spiega – non è frutto di una scelta improvvisa o ‘contro la città’, come si vuole far credere, ma è il naturale epilogo di un percorso avviato anni fa, con delibera di Giunta N.4 del 2020, approvata da quella stessa maggioranza oggi diventata opposizione, che riconosceva esplicitamente la necessità di riportare trasparenza e legalità nella gestione del patrimonio comunale”.
“Non solo – aggiunge – tale delibera prevedeva una scadenza precisa, fissata al maggio 2020, entro la quale gli impianti dovevano essere regolarizzati tramite bando pubblico. E invece, ancora oggi, a distanza di oltre cinque anni, ci si trova a fare i conti con un’occupazione senza titolo di un bene comunale, perché i nostri predecessori non hanno avuto il coraggio di prendersi le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini”.
“Ci vuole un’incredibile sfacciataggine, che evidentemente all’opposizione non manca – sottolinea Catini – a schierarsi oggi dalla parte di tutte quelle famiglie che stanno dando il loro contributo alla causa, credendoci fino in fondo. Quelle stesse famiglie che si illudono di avere al proprio fianco politici che, invece, mancano di coerenza e sorvolano su situazioni lasciate in sospeso proprio da loro”.
“Ciò che la sinistra mette in atto, è una strumentalizzazione politica, in cui si cercano consensi facendo leva sulle emozioni dei cittadini e delle famiglie, dimenticando le responsabilità amministrative passate. Come amministrazione continueremo a lavorare per una gestione trasparente e regolare degli impianti sportivi, per investire in strutture moderne e accessibili, senza cedere a scorciatoie demagogiche o a campagne elettorali travestite da proteste civiche” conclude Massimiliano Catini