
“Chiediamo alla Regione Lazio e al Comune di Roma che venga definitivamente bloccato il progetto ormai datato”
“Finalmente ‘qualcuno’ comincia a rendersi conto che il progetto del nuovo ponte della Scafa è irrealizzabile” lo afferma Maurizio Ferreri, Capogruppo Demos Fiumicino.
“A prescindere da tutte le autorizzazioni scadute ormai da tempo – evidenzia – non era pensabile poter costruire un ecomostro in una zona a rischio idrogeologico e ad alto pregio storico ambientale“.
“La nostra battaglia, iniziata anni fa – ricorda Ferreri – e proseguita con una Mozione approvata in Consiglio Comunale, Convegni e banchetti per raccolte firme anche in collaborazione con arch. Bruno Spinozzi coordinatore dell’Associazione Amici Lungomare Roma, era proprio quella di far comprendere che i due territori, Comune di Fiumicino e X Municipio, hanno la necessità di realizzare tra loro nuovi collegamenti, sia stradali che su ferro, alternativi al ponte della Scafa e non quello di realizzare un’inutile megaponte con piloni di cemento alti circa venti metri, soprattutto quando è stato deciso che l’attuale ponte non sarà più demolito ma ristrutturato”.
“Non riusciamo neanche a comprendere come anni fa hanno potuto approvare un progetto da un costo di decine di milioni di euro per un megaponte che – sottolinea – non prevedeva neanche il transito di ciclisti e pedoni“.
“Oggi, con il parere negativo nella conferenza dei servizi del Consorzio di Bonifica Litorale Nord, chiediamo alla Regione Lazio e al Comune di Roma che venga definitivamente bloccato il progetto ormai ‘datato’ per la realizzazione del nuovo Ponte della Scafa e che i fondi previsti vengano subito destinati alla realizzazione di nuovi attraversamenti e collegamenti dei due grandi territori” conclude Maurizio Ferreri, Capogruppo Demos Fiumicino.






