Cittadinanzattiva: “Appello alla Regione affinché sostituisca entro breve il macchinario”
di Valentina Fiordalice
Nuovi disagi al Poliambulatorio di via Coni Zugna a Fiumicino. Fuori uso il mammografo per lo screaning della mammella. A denunciare sono le cittadine che questa mattina si sono recate presso il distretto sanitario locale trovando l’amara sorpresa. La cancellazione dell’appuntamento è, per alcune, arrivata per la seconda volta consecutiva e senza nessun avviso. Già ad inizio settembre, infatti, il macchinario aveva dato problemi con il conseguente annullamento di tutti gli esami programmati. Un disagio, quello delle visite per lo screening della mammella, che le associazioni di volontariato del territorio avevano già messo in evidenza mesi fa e che ancora persiste. Dal momento dell’arrivo del macchinario sembra, infatti, che il sofisticato apparecchio abbia subito diversi stop mettendo in pericolo tutto il programma di appuntamenti per centinaia di donne del territorio.
“E’ la seconda volta che mi rimandano l’esame – afferma Adriana, 68 anni – il primo a inizio settembre e poi ancora questa mattina. Il tutto senza mai avvisare. Ogni volta sono dovuta venire io al Polimbulatorio. Vorrei capire quando potrò effettuare il mio screaning senza trovare ulteriori sorprese”.
Il macchinario per la diagnosi precoce del tumore al seno è arrivato al Poliambulatorio di Fiumicino lo scorso aprile. “Da allora questo mammografo – denuncia Stella Zaso di Cittadinanzattiva, l’associazione di per la tutela dei diritti del cittadino – non ha mai funzionato come dovrebbe. Ci avevano assicurato l’arrivo di una nuova apparecchiatura e la aspettiamo con ansia. Non è possibile che per la prevenzione di una delle neoplasie più frequenti tra le donne si sprechi così tanto tempo. Aspettiamo la risposta della Asl e della Regione sulle tempistiche. Ribadiamo, inoltre, che l’età per lo screaning non può avere un limite. Ad oggi è fino a 74 anni e persino alle sole donne che fanno richiesta. Continueremo perciò a batterci – conclude Zaso – i tumori arrivano anche dopo tale età ed avere a disposizione uno screaning gratuito è un diritto irrinunciabile di ogni donna”.