Era nell’aria, come il fragrante profumo del fritto di pesce che si spandeva dal lungomare fin dentro la darsena, era nell’aria che sarebbe stata anche questa una Sagra del Pesce dai grandi numeri
Così per tre giorni, dal 10 al 12 giugno, piazzale Mediterraneo si è trasformato nel più grande ristorante di Fiumicino e lo staff della Pro Loco è stato in grado di sfamare l’equivalente degli abitanti di un paese.
Quasi 5000 pasti, variamente assortiti ma tutti rigorosamente a base di pesce, sono stati serviti agli spettatori di questa festa delle tradizioni marinare della Città di Fiumicino. Antipasti di polipo o sauté di cozze, primi piatti al sugo di pesce ma soprattutto fritture di calamari, gamberi e alici, serviti nel caratteristico piatto di ceramica letteralmente andato a ruba.
Come in tutte le sagre, si festeggia il prodotto tipico locale, quello legato alla storia e alle tradizioni della Città; il pesce a Fiumicino è il più rinomato e ricercato degli articoli enogastronomici.
Con questa sono 41 le edizioni della Sagra di Fiumicino, organizzata dalla Pro Loco, che ne tutela la continuità e ne promuove la realizzazione con un marchio registrato. Oltre al grande stand cucina, numerose bancarelle di prodotti tipici e artigianali, e gli spettacoli musicali hanno fatto da attrattiva all’evento.
Dal venerdì alla domenica è stato un crescendo di presenze, nei primi due giorni con la distribuzione solo serale mentre domenica le fritture sono state preparate sia a pranzo che a cena. Sono stati consumati 25 quintali di pesce e distribuito oltre 300 litri di vino, 400 kg di cozze e 500 kg di patatine.
Miglior debutto non poteva avere la nuova grande padella di Fiumicino, ideata, progettata e fatta costruire dalla Pro Loco di Fiumicino che ha voluto così dotare la festa di un elemento caratteristico tutto suo, senza dover ricorrere più, come fatto negli anni passati, alle strutture di un’altra Pro Loco.
La padella, costruita a Leonessa in provincia di Rieti, ha un diametro di tre metri con un manico a forma di pesce e contiene 800 litri d’olio, scaldato da 12 bruciatori a gas. La struttura ha avuto il suo battesimo sabato sera con una madrina d’eccezione: la Miss Italia Nadia Bengala. A far da padrino è intervenuto invece il presidente UNPLI, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, Claudio Nardocci, giunto a Fiumicino con altri dirigenti UNPLI provenienti dal Piemonte, dal Veneto e dal Lazio. Entrambi hanno vestito il grembiule con il logo della sagra e hanno tuffato nell’olio bollente i cestelli con il pesce, dando il via alla distribuzione.
Si sono formate subito lunghe file in attesa di poter mangiare sotto il grande tendone predisposto dagli organizzatori, mentre i volontari della Pro Loco si affannavano per accelerare i tempi di consegna del prodotto. Quest’anno la Sagra del Pesce è tornata a fregiarsi del prestigioso logo Slow Food che ha curato la collaborazione con i ristoranti “Pinzimonio”, “Gastone a Mare” e “ Osteria del Pesce” di Fiumicino. Questi locali, nei giorni della sagra e nel fine settimana successivo, hanno messo a disposizione del pubblico dei particolari menù “slow” ossia composti esclusivamente da prodotto locale, quindi a chilometri zero, al prezzo promozionale di 25 euro a persona. Domenica sera la festa si è conclusa con un meraviglioso spettacolo di fuochi d’artificio, lanciati dal molo sud, hanno suggestivamente illuminato il mare.
La Sagra si è svolta con il patrocinio del Comune di Fiumicino e della Regione Lazio, fregiandosi anche del particolare logo riservato alle Ecofeste della Provincia di Roma, rispondendo a particolari requisiti di bassi consumi energetici, raccolta, differenziazione e smaltimento dei rifiuti.