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Fiumicino tra le città più colpite dagli eventi meteo estremi: 11 episodi nel 2025

L’allarme di Legambiente sul territorio e la necessità di azioni concrete

 

di Dario Nottola

 

 

Con 11 episodi figura anche il territorio di Fiumicino tra le aree cittadine, tra i 50 ed i 150 mila abitanti, più colpite da eventi meteo estremi, solo in Italia, dall’inizio del 2025. Ed in Italia la crisi climatica corre veloce, mentre le città fanno fatica a contro rispondere in maniera rapida ed efficace.

 

E’ quanto emerge dal quadro presentato da Legambiente alla vigilia della COP30 sul clima in Brasile ed in vista del Climate Pride del 15 novembre, con il report “CittàClima. Speciale governance per l’adattamento al clima delle aree urbane”, realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol Corporate.

 

Negli ultimi 11 anni, nei 136 Comuni italiani con oltre 50mila abitanti si sono registrati 811 eventi meteo estremi — 97 solo nei primi nove mesi del 2025. Solo il 39,7% di queste città ha un piano o una strategia di adattamento. Allagamenti da piogge intense (371 eventi), raffiche di vento e trombe d’aria (167) ed esondazioni fluviali (60) sono gli eventi più frequenti, con Roma in testa per numero di episodi. Preoccupano anche i danni alle infrastrutture, ben 55 quelli causati perlopiù da forti piogge e temperature record con impatti soprattutto sulla rete dei trasporti, e 33 quelli dovuti alle grandinate.

 

Non servono grandi opere come il Ponte sullo Stretto, ma investimenti nella resilienza di città e territori. A fronte di tali dati, solamente il 39,7% dei Comuni “ha messo in campo un piano o una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici” sono gli eventi che più si sono ripetuti in questi 11 anni.

 

 

Tra le città più colpite, tra i 50 ed i 150mila abitanti, figurano Agrigento (28), Ancona (14), per l’appunto Fiumicino (11), Forlì (11) e Como (11). Non va meglio per altre aree urbane: su 811 eventi meteo estremi, il 28% si è registrato nelle grandi città. Roma è il comune con più eventi registrati dal 2015 a fine settembre 2025, con 93, e tra le grandi città è la più colpita seguita da Milano con 40 eventi di cui 16 esondazioni, Genova (36), Palermo (32), Napoli (20) e Torino (13).

 

Legambiente chiede al Governo “di stanziare risorse per attuare il Piano Nazionale di Adattamento Climatico e approvare una legge contro il consumo di suolo. È tempo di agire: le vere priorità sono clima, adattamento e giustizia ambientale.

 

“La crisi climatica in atto e i pesanti impatti a livello ambientale, economico, sociale e sanitario – commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – ci ricordano l’urgenza di azioni concrete. Oggi occorre, invece, investire in interventi che incrementino la capacità di resilienza delle città in termini di mitigazione e adattamento. I dati del nostro report Città Clima confermano quanto le aree urbane siano vulnerabili ai cambiamenti climatici, così come il rapporto globale del Lancet Countdown on Health and Climate Change, e quello dell’IPCC, sottolineano l’urgenza di agire a livello mondiale e nazionale”.

 

 

 

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