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Fiumicino, la protesta degli agricoltori vicino la sede comunale: “Cittadini, finita l’agricoltura verrà la fame”

I rappresentanti, provenienti dal presidio di Torrimpietra, nell’aula consiliare per ascoltare il dibattito sul tema

di Dario Nottola

La voce degli agricoltori ed allevatori del nostro territorio è arrivata, questa mattina, direttamente a Fiumicino. Una decina, infatti, con due trattori e sventolando tricolori e cartelli (“cittadini, finita l’agricoltura verrà la fame”) provenienti dal presidio di Torrimpietra, dove sono radunati da giorni una sessantina di mezzi, si sono spostati questa mattina vicino alla sede comunale di Fiumicino dove è in corso il consiglio comunale.

Obiettivo: far sentire, con un piccolo presidio, la loro voce e portare le ragioni della protesta direttamente anche vicino all’istituzione locale, dopo che il sindaco Mario Baccini, nei giorni scorsi, aveva colloquiato con agricoltori ed allevatori direttamente al presidio di Torrimpietra.
 
I due trattori, sotto l’occhio delle Forze dell’ordine, hanno fatto poi ritorno verso il presidio di Torrimpietra poco prima delle ore 11. Gli altri rappresentanti hanno poi preso posto nell’aula consiliare per ascoltare il dibattito sul tema.
Nel corso del Consiglio comunale è stata data la parola alla delegazione degli agricoltori: “Oggi in Comune per chiarire i nostri problemi davanti al consiglio comunale. Il presidio di Torrimpietra è più unito che mai”.
 
Ho 25 anni e insieme ai miei amici e colleghi sto combattendo per il nostro futuro. Abbiamo da anni subito aumenti di prezzi di materiale, acqua, gasolio, plastica, che hanno portato ad un aumento esponenziale del costo di produzione dei nostri prodotti – la testimonianza in aula consiliare di Guido Marini portavoce del presidio di  Torrimpietra – Tutto ciò non viene preso in considerazione da industriali e GDO i quali continuano ad arricchirsi sulle nostre spalle, senza nessun controllo portando sia il produttore che il consumatore a grandi difficoltà. Questo è il primo e più importante dei nostri problemi: ovvero ottenere una redistribuzione del valore dei nostri prodotti lungo tutta la filiera cercando di arrivare ad ottenere un prezzo equo, ovvero che superi i costi di produzione. Non siamo tutelati né dalle istituzioni né dalle nostre associazioni di categoria che provano a strumentalizzare la nostra protesta ed a fare false promesse che non verranno mai rispettate. Il nostro presidio continuerà ad oltranza finché non otterremo anche un tavolo di trattativa con il Governo per discutere di qualsiasi cambiamento riguardante l’agricoltura, un tavolo a cui vorremmo che venissero rappresentati gli agricoltori di tutta Italia e di ogni settore per poter presentare i nostri reali problemi con persone che di agricoltura hanno sempre e solo parlato ma non l’hanno mai toccata con mano. Il nostro futuro è il vostro futuro e questo è stato riconosciuto da tutti; infatti vorrei ringraziare tutta la popolazione per il calore dimostratoci, sostenendoci e aiutandoci in ogni modo possibile“.
 
“In questo periodo – aggiunge Guido Marini – sono successe molte cose, ma la più importante secondo me è che tutti gli agricoltori sono scesi in piazza in un unione di intenti mai vista prima e credo che sia stata una delle poche volte nella nostra storia. Per questo è importante perorare la nostra causa e non abbandonare adesso la lotta che abbiamo cominciato da mesi anzi anni e che non credo si ripeterà. Siamo disperati e questa ne è la dimostrazione. Aiutateci a salvare il nostro futuro, il futuro dell Italia”..
 
L’opposizione di centro sinistra ha chiesto ufficialmente la convocazione di un Consiglio aperto sul tema dell’agricoltura. “Il comparto agricolo vive una crisi di settore da anni e i nodi sono arrivati al pettine. Le recenti proteste in tutta Europa e in Italia lo dimostrano. Parliamo di un settore complesso, per il quale non servono slogan, ma uno sguardo lungo e interventi mirati. Un consiglio comunale aperto, alla presenza degli agricoltori può ssere utile a capire, insieme, le strade da percorrere a sostegno del settore primario. Ci auguriamo che la nostra richiesta possa essere accolta nell’interesse di un settore fondamentale per Fiumicino“.

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