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Fiumicino, in cantiere il dragaggio del Porto-Canale e della Darsena

Entro la fine del mese previste le operazioni propedeutiche all’escavo salutato con entusiasmo dagli operatori


di Umberto Serenelli
 
È scattato il conto alla rovescia per il dragaggio del porto-canale e della darsena di Fiumicino. Dal Compartimento marittimo di Venezia e più precisamente dal porto di Chioggia è partita la draga che la fine del mese dovrebbero iniziare le operazioni propedeutiche all’escavo del tratto di fiume che va dalla passerella alla foce della Fossa Traianea.
 
Il materiale prelevato dall’alveo verrà poi trasferiti nella seconda vasca di colmata in via delle Carpe dove sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo porto commerciale che prevede la sola costruzione della “darsena dei pescherecci”.

“Dopo tanti anni di richieste è finalmente è arrivata un’ottima notizia per la pesca con l’avvio dell’escavo del porto-canale – precisa Gennaro Del Prete, presidente della coop Pesca romana – Con la realizzazione della nuova darsena gli operatori portuali potranno tornare alla normalità navigando in sicurezza all’interno del porto senza correre il rischio di danneggiare gli scafi o le eliche a causa del basso fondale che oggi non supera i 3 metri. Alla foce invece la “barra” di sabbia è addirittura a una quota inferiore”.
 
Soddisfazione per la notizia viene espressa anche dagli equipaggi dei rimorchiatori della Semarpo e gli skipper delle imbarcazioni a vele ormeggiate all’interno della vecchia darsena.
 
Intanto, proseguono i lavori per costruire l’approdo della pesca con la sistemazione delle scogliere, a protezione delle vasche di colmata, sotto la regia dall’Autorità di sistema portuale. Quest’ultima ha infatti predisposto la realizzazione del porto commerciale alla destra della foce della Fossa Traianea. Il primo step riguarderà la darsena, con un investimento di circa 43milioni di euro, che sarà in grado di accogliere 82 unità navali degli operatori della pesca e dei servizi, costretti oggi a ormeggiare in condizioni veramente difficili quando le mareggiate si fanno sentire. Ecco perché il nuovo approdo rappresenterà la panacea a tutte le difficoltà grazie alla banchina adiacente al molo di sottoflutto, larga 25 metri, dove verranno realizzati 58 ormeggi: 26 stalli dedicati ai pescherecci, 13 per la piccola pesca e 15 per le turbosoffianti oltre a quelli riservati ai servizi portuali. Lungo il molo ubicato nella parte opposta, parallelo all’attuale banchina nord, ricavati gli attracchi per altre unità tra cui rimorchiatori, capitaneria di porto, mezzi navali degli ormeggiatori e dell’antinquinamento, piloti e sommozzatori con una zona riservata al bunkeraggio. Nell’area davanti all’approdo verranno quindi trasferiti i 5 cantieri nautici che operano oggi lungo il perimetro della vecchia darsena.
Il progetto prevede anche la costruzione di un’asta del pescato, sedi per le cooperative dei vecchi lupi di mare e un circolo ricreativo per i pescatori. A disposizione del “distretto della pesca” anche aree a verde e tanti parcheggi.
 
 
 
 

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