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Emergenza neve

Diorio:”il Sindaco Canapini deve ringraziare la predisposizione all’emergenza messa in atto da singoli cittadini e imprenditori locali”

“In questi giorni di emergenza neve, che ha visto Roma quasi completamente paralizzata con le conseguenti polemiche tra il Sindaco Alemanno e il capo della Protezione Civile , Gabrielli che si rimbalzano responsabilità su efficienza o no della Protezione Civile, sulle competenze e responsabilità che sempre in queste occasioni sono di prassi, sterili e non mettono a nudo il problema vero e lo steso Canapini, Sindaco del Comune di Fiumicino emana proclami su una Protezione Civile Comunale che non esiste” ha dichiarato Alfredo Diorio, Presidente dell’Associazione Nuovo Domani, corpo volontari della protezione civile.
“Lo stesso Sindaco Canapini – prosegue Diorio – deve ringraziare la predisposizione all’emergenza messa in atto da singoli Cittadini e imprenditori locali, proprietari di trattori e ruspe, che si sono messi a disposizione per liberare le strade di Aranova, dove alcuni di loro sono anche residenti e deve anche ringraziare che le precipitazioni nevose sono state molto esigue su Fiumicino e Isola Sacra e non ha tenuto conto dei problemi che si sono verificati nelle zone delle Vignole, Fregene e Passoscuro, perciò non è come dice lui che andato tutto bene, diciamo invece, che al dilà di tutto può ritenersi fortunato. Quando in Italia è stato costituito il servizio nazionale di Protezione civile con la Legge 24 Febbraio 1992 n 225, si è stabilito quali siano i compiti e le responsabilità specifiche di ogni singolo Ente sia Pubblico che Privato – spiega Diorio – ora , partendo dalle disposizioni della Legge, in caso di calamità o emergenze, il primo responsabile dei soccorsi e dell’organizzazione degli stessi è il “Sindaco”, perché la Legge stessa gli demanda ogni responsabilità. Il Sindaco è l’Ufficiale di Governo responsabile dei servizi di Protezione Civile e ad esso è demandato il compito di predisporre non solo i piani di emergenza ma anche di attrezzarsi in maniera idonea per le emergenze che nel suo territorio potrebbero verificarsi”.
“E qui iniziano le deficienze e i problemi – incalza Diorio – di 8092 Comuni esistenti in Italia, sono una misera percentuale, cioè il 10 %, ha predisposto, se non sulla carta e quindi inutili, i piani di Protezione Civile Comunale, cosa invece obbligatoria per Legge. Al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile spetta il compito, nel caso le strutture Comunali fossero insufficienti, di provvedere ad integrarle ed organizzare gli eventuali aiuti. Alle Regioni spetta il compito di predisporre i piani necessari e le attrezzature per sostenere l’attività dei Comuni stessi. Quindi, sono i Comuni che devono essere all’altezza di intervenire sul proprio Territorio e questo in Italia è terreno minato”.
“Una delle più grandi risorse della Protezione Civile è stato è sarà sempre il Volontariato – sostiene Diorio – che però, anche questo, nella maggior parte dei casi, è un volontariato estemporaneo e non professionalmente addestrato, tenuto in considerazione molto spesso solo per i lavori di manovalanza e facchinaggio, mentre se fossero, non solo selezionati, ma soprattutto specificatamente addestrati, potrebbero essere il vero asso nella manica per fronteggiare le emergenze in Italia. Il compito della Protezione civile è quello di prevedere e prevenire i disastri e le calamità, nonché intervenire per minimizzare l’evento in corso danno supporto alle popolazioni e creando le condizioni perché l’evento gravi il meno possibile sulle condizioni di vita e dell’attività lavorativa dei Cittadini. Per fare questo però c’è bisogno di gente preparata e no di incompetenti che affollano gli Uffici della protezione civile. Chi dirige, deve sapere che significa sporcarsi le mani di fango, aver vissuto le catastrofi vere, essere stati negli incendi, aver visto morire o salvate delle persone, conoscere la paura, il freddo il caldo, essere dei tecnici veramente specializzati e no come succede molto spesso, raccomandati e incompetenti , figli di…o amici di…”.
“La Protezione Civile va liberata da questi soggetti e la Magistratura dovrebbe verificare meglio chi e perché sono li a Dirigere e a decidere sul destino della Gente senza nessuna competenza ne attitudine a questo importantissimo compito Istituzionale. Ne va della vita delle persone” ha concluso il Presidente dell’Associazione Nuovo Domani, Alfredo Diorio.
 
 
 
 

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