
Oltre 400 visitatori si sono dati appuntamento a Fregene per la riapertura dell’Oasi Wwf di Macchiagrande
di Dario Nottola
Natura e paleontologia, un mix per ripartire in sicurezza. Oltre alla voglia di mare, nello scorso fine settimana, sul litorale romano, è riesplosa infatti anche la passione per la natura, dopo i mesi di quarantena e chiusura.
Oltre 400 visitatori, molte le famiglie con bambini, si sono dati appuntamento a Fregene per la riapertura dell’Oasi Wwf di Macchiagrande, che ospita anche la mostra “Dinosauri in carne e ossa”.
“Tutti sono stati molto disciplinati ed attenti alle disposizioni di distanziamento, sia sul percorso della mostra che sul sentiero naturalistico”, fanno notare dall’Oasi.
La mostra didattica sui dinosauri, con riproduzioni a grandezza naturale, che ha visto lo scorso anno una partecipazione di circa 50.000 visitatori, si è arricchita di nuovi esemplari e pannelli esplicativi.
In cantiere anche nuovi laboratori di paleontologia che avranno luogo appena le misure di distanziamento sociale lo permetteranno.
Le Oasi Wwf del litorale romano, Macchiagrande, Vasche di Maccarese e Bosco Foce dell’Arrone, con i nuovi protocolli, hanno avuto riaperture contingentate, con visite prenotate.
Prima della visita i visitatori sono stati informati sulle regole da seguire: la mascherina va obbligatoriamente indossata all’ingresso della visita e quando non si è sicuri di poter mantenere la distanza di sicurezza. Per la visita il distanziamento sociale raccomandato è di 3 metri, ma reso obbligatorio entro i due metri e va limitato all’indispensabile il contatto con le superfici comuni (tavoli, ringhiere, maniglie) e il contatto con gli oggetti in esposizione. Il distanziamento tra persone, mai inferiore ai 3 metri e la sentieristica, è organizzata in modo da evitare strettoie, garantire la distanza di sicurezza e individuare ampie aree di sosta.






