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Casa, Unione Inquilini Fiumicino in piazza: “Fermare sfratti e riqualificare l’edilizia pubblica”

Presidio regionale il 18 novembre: “Servono manutenzione immediata e fondi per i quartieri popolari”

 

L’Unione Inquilini di Fiumicino parteciperà al presidio regionale convocato per martedì 18 novembre 2025 alle ore 10:00 davanti alla Regione Lazio (Piazza Oderico da Pordenone, Roma), insieme alle altre sezioni dell’Unione Inquilini del Lazio.

 

L’iniziativa punta a richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla situazione critica dell’edilizia residenziale pubblica e sull’emergenza abitativa che continua a coinvolgere migliaia di famiglie in tutto il territorio regionale.

 

LE RICHIESTE ALLA REGIONE

 

L’Unione Inquilini presenta una piattaforma di richieste considerate urgenti e inderogabili:

 

 

– sospendere e rinviare le diffide di pagamento inviate agli inquilini;

– garantire soluzioni di transizione e non sfratti per chi è in difficoltà;

– avviare interventi immediati di manutenzione nelle case popolari;

– destinare almeno 50 milioni di euro alla riqualificazione dei quartieri popolari, molti dei quali in condizioni di grave degrado dopo anni di abbandono.

 

 

“Negli ultimi mesi – sottolinea l’associazione – il Governo ha annunciato provvedimenti che puntano ad accelerare sfratti e sgomberi, misure che rischiano di colpire anche gli inquilini del patrimonio pubblico. Una linea ritenuta ‘punitiva, che – denuncia l’Unione Inquilini – trasforma la povertà in colpa invece di affrontarla come responsabilità collettiva”.

 

 

L’APPELLO

 

 

Chiediamo alla Regione Lazio di assumersi la responsabilità di garantire il diritto alla casa, di fermare sfratti e sgomberi e di avviare un piano straordinario di manutenzione e riqualificazione del patrimonio pubblico”, dichiara l’Unione Inquilini di Fiumicino.

 

 

L’associazione rivolge quindi un appello agli inquilini delle case ATER, ai comitati di quartiere, alle associazioni e ai cittadini: “Partecipate al presidio del 18 novembre. Solo con un’ampia partecipazione sarà possibile difendere i diritti di chi abita, migliorare le condizioni delle case popolari e restituire dignità ai territori abbandonati”.

 

 

“La casa – conclude l’Unione Inquilini – è un diritto costituzionale e un pilastro della dignità delle persone. Difenderlo significa investire nel futuro dei quartieri e nella coesione sociale”.

 

 

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