
Una gesto di vicinanza per offrire ascolto, mediazione e sostegno alle persone ospitate al Centro di Permanenza per i Rimpatri
di Dario Nottola
“Nessuno sia lasciato solo”. Con questa esortazione il Vescovo diocesano Gianrico Ruzza ha visitato il CPR di Ponte Galeria, al confine con Fiumicino, ad un anno dalla firma del protocollo d’intesa tra la Prefettura di Roma e le Caritas delle Diocesi di Roma e di Porto-Santa Rufina, per offrire ascolto, mediazione e sostegno alle persone ospitate al Centro di Permanenza per i Rimpatri.
Il Pastore, titolare di Porto-Santa Rufina, a cui fa riferimento il territorio di Ponte Galeria, insieme ai direttori di Caritas Roma e di Porto-Santa Rufina, Giustino Trincia e Serena Campitiello, ha incontrato gli uomini e le donne presenti nella struttura, ascoltato le loro storie e dialogato con gli operatori.
Il confronto si svolto insieme alla dirigente della Polizia di Stato, Anna Sbardella, ed a Walter Russo, direttore dell’ente che gestisce il CPR.
“Un gesto di vicinanza che rinnova l’impegno delle due diocesi: ascolto legale celebrazioni eucaristiche e momenti di spiritualità – evidenzia la Diocesi di Porto – Da settembre partirà una scuola di italiano per la sezione femminile e, durante l’estate, saranno proposte attività di aggregazione affidate ai volontari Caritas”.
“In un luogo segnato dal dolore e dalla mancanza di speranza, ogni presenza attenta è un seme di umanità che prova a restituire dignità e futuro”, viene sottolineato






