
Irienti: “Restituire verde e bellezza ai nostri quartieri significa investire nella qualità della vita e nel futuro della comunità”
A Torre in Pietra, il recente abbattimento degli alberi lungo via della Torre di Pagliaccetto ha lasciato un vuoto visibile e simbolico: un viale un tempo verde e accogliente oggi appare spoglio, privo di quell’armonia naturale che ne caratterizzava l’identità. Da questo punto di partenza nasce la proposta di un progetto di rinascita ambientale, volto non solo a restituire bellezza e ombra al quartiere, ma anche a promuovere una riflessione più ampia sulla gestione del verde urbano nel Comune di Fiumicino.
“A Torre in Pietra, lungo via della Torre di Pagliaccetto, sono stati recentemente tagliati gli alberi che adornavano il viale. Un intervento necessario per ragioni di sicurezza, volto a prevenire possibili cadute e danni a persone o cose. Tuttavia, oggi il viale appare spoglio, privo di quell’elemento naturale che dava armonia, ombra e identità a uno dei tratti più caratteristici della zona” lo dichiara il Segretario di Azione Fiumicino, Gianmarco Irienti.
“È per questo che – aggiunge – con senso civico e spirito costruttivo, desidero proporre un’azione di rinascita ambientale: un nuovo piano di piantumazione che ridia vita a questo paesaggio e, più in generale, stimoli una riflessione sull’intera gestione del verde nel Comune di Fiumicino”.
“Il ragionamento è semplice – sottolinea Irienti – o il Comune si assume direttamente l’onere di un piano di riforestazione urbana, oppure apre alla collaborazione pubblico-privata. In questo secondo caso, attraverso un bando pubblico e una commissione tecnica, si potrebbero autorizzare cittadini, aziende o associazioni a piantare nuovi alberi e prendersi cura del verde pubblico. Un modello già adottato con successo in altre città italiane ed europee, dove l’adozione di aree verdi da parte di privati ha contribuito a migliorare la qualità dell’ambiente e a rafforzare il senso di comunità”.
“A riconoscimento dell’impegno – spiega – sarebbe opportuno installare una piccola targa con il nome del soggetto o dell’impresa che ha contribuito alla riqualificazione, creando così un circuito virtuoso di partecipazione civica e responsabilità ambientale”.
“Per quanto riguarda la scelta delle specie arboree – prosegue – suggerisco una pianta che coniuga bellezza, resistenza e straordinaria utilità ecologica: la Paulownia tomentosa, nota anche come ‘albero della principessa’. Da biologo e amante della botanica, posso affermare che si tratta di una delle specie più promettenti per la rigenerazione del verde urbano. La Paulownia tomentosa è una pianta a crescita rapidissima, capace di raggiungere in pochi anni altezze superiori ai dieci metri e di sviluppare una chioma ampia e ornamentale. Le sue foglie, di dimensioni notevoli e dalla superficie vellutata, sono tra le più efficienti in assoluto nell’assorbire anidride carbonica (CO₂) e nel produrre ossigeno, rendendo la pianta un vero e proprio ‘polmone verde’ per l’ambiente urbano. Dal punto di vista tecnico, la Paulownia possiede un apparato radicale profondo e ben ramificato, che contribuisce alla stabilità del terreno e alla prevenzione dell’erosione. È una pianta eliofila, che ama la luce, tollera bene sia le alte temperature che i periodi di siccità, ed è resistente a molti inquinanti atmosferici. I suoi fiori, profumati e melliferi, favoriscono la biodiversità attirando api e altri insetti impollinatori”.
“Ripiantare alberi come la Paulownia tomentosa non significherebbe solo restituire bellezza a un viale, ma contribuire a un progetto più ampio di qualità urbana e salute pubblica – rimarca – Ogni albero è una piccola infrastruttura verde: purifica l’aria, riduce le temperature estive, assorbe polveri sottili e migliora il benessere psico-fisico dei cittadini“.
“Torre in Pietra merita di tornare a respirare nel verde, così come tutte le nostre frazioni e quartieri. Serve una visione integrata che unisca competenze tecniche, partecipazione dei cittadini e una chiara volontà politica di costruire un territorio più vivibile, più sostenibile e più bello. Perché la cura del paesaggio non è un lusso, ma un dovere civico e una forma concreta di amore per la nostra comunità” conclude il Segretario di Azione Fiumicino, Gianmarco Irienti






