E’ ancora polemica per la rimozione il maxi manifesto a Roma affisso legalmente nella capitale dalla Onlus ProVita, dopo nemmeno tre giorni dall’esposizione pubblica. Ancora una volta, l’Amministrazione Raggi ha dimostrato di non rispettare la libertà di espressione e di pensiero (diritti garantiti dalla Costituzione) e con il pretesto di affermare che la gigantografia sarebbe una «violazione dei diritti civili», in realtà si è piegata
Per la onlus, «La questione non finisce qui: faremo ricorso amministrativo contro l’ordine ingiusto del Comune e la campagna di ProVita per la difesa dei bambini nel grembo delle mamme e della salute delle donne, contro l’aborto, si intensificherà, in particolare nel mese di maggio …. anzi, il bambino di 11 settimane tornerà», fa sapere il direttivo di ProVita.