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Fiumicino tra sport e inclusione sociale

Le attività sportive come strumento di coesione e integrazione

 

 

di Fernanda De Nitto

 

Si è tenuto, presso la sala consiliare del Comune di Fiumicino, un importante convegno dedicato allo sport e all’inclusione sociale, promosso al fine di creare un momento di confronto e approfondimento dedicato al ruolo delle attività sportive come strumento di coesione e integrazione.

 

L’evento, patrocinato dall’Amministrazione Comunale, ha visto la partecipazione del Sindaco Mario Baccini, del Presidente del Consiglio Comunale Roberto Severini, dell’Assessore allo Sport e Cultura Federica Poggio, dell’Assessore alle Politiche Sociali Monica Picca e dell’incaricato del Sindaco per le politiche scolastiche Roberto Tasciotti. Erano presenti, tra gli altri, alcuni dirigenti della Asl Rm3, referenti del Coni e del Comitato Paralimpico e del CIP, esperti nel settore sportivo e medico, nonchè professionisti e protagonisti del mondo paralimpico.

 

In sala anche numerosi referenti delle associazioni sportive presenti nel territorio di Fiumicino, in particolare assegnatarie di strutture sportive afferenti alle scuole del territorio, che quotidianamente si adoperano nella promozione e valorizzazione dello sport quale opportunità fondamentale per le giovani generazioni per una formazione completa a livello fisico e psicologico.

 

Il Sindaco Mario Baccini, nel suo discorso di apertura dei lavori, ha ribadito l’essenziale ruolo dello sport come veicolo di coesione sociale per il contrasto alle barriere culturali e fisiche: “La pratica sportiva permette nella sua completezza di mettere al centro la persona integrando disabilità e disagi in un’ottica di sostegno ed attenzione verso tutti. Un ringraziamento al dott. Mario Pascone, consigliere comunale, che ha organizzato il convegno al fine di porre le basi per un importante proseguo, a partire dai dati raccolti dei diversi relatori, nel segno dell’inclusione e della partecipazione”.

 

 

Il Dott. Mario Pascone ha voluto ricordare l’importante ruolo storico e sociale del dott. Antonio Maglio, medico italiano, specialista in neuropsichiatria, figura chiave per la nascita del Giochi paralimpici. Il professionista fu direttore del Centro Paraplegici di Villa Marina ad Ostia, dedicando la sua vita al miglioramento tangibile delle condizioni esistenziali e al reinserimento sociale delle persone affette, in particolare, da lesione spinale.

Tra gli altri contributi si annota quello del dott. Giuseppe Andreana, Presidente del Comitato Regionale CIP Lazio, il quale ha posto l’accento sulla promozione e l’avviamento allo sport per la disabilità mostrando dati evidenti su quanto la pratica sportiva crei maggiore reattività e partecipazione anche alla vita quotidiana di chi è nato o divenuto in fasi successive disabile.

 

Per la Asl Rm 3 era presente, tra gli altri, il dott. Antonio Fiore, responsabile della medicina dello sport e membro della commissione medica della Federazione Italiana Scherma. Lo stesso ha ribadito quanto lo sport, visto principalmente come gioco, sviluppi le potenzialità di ogni individuo. La Asl Rm3 avvierà in questi giorni, ad Ostia, un ambulatorio per sportivi e atleti paralimpici, che sarà successivamente aperto anche presso il poliambulatorio di Fiumicino.

 

Nel contesto dell’evento anche le diverse realtà sportive del territorio hanno avuto occasione di confrontarsi sulla tematica dell’inclusione. In particolare si è parlato di Baskin, quale disciplina sportiva a tutti gli effetti, che significa basket integrato. Il termine baskin è infatti è l’unione di “basket” e “inclusivo”. Ciò significa che è uno sport per tutti e che tutti possono vivere insieme: ragazzi, ragazze, disabili e normodotati. Tale sport inclusivo, particolarmente attivo su Fiumicino, costituisce un vero e raro esempio di integrazione ed unione assoluta.

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