Dall’inzio del prossimo anno l’avvio ai lavori per restituire un museo completamente rinnovato con molta multimedialità
di Dario Nottola
Museo delle Navi, si apre finalmente una nuova ed attesa fase. Chiuso da ormai 16 anni, nel 2020 il Museo di Fiumicino sarà aperto dopo 13 mesi dei lavori. Il cantiere, che si avvierà all’inizio del 2019, offrirà una tribuna sui restauri delle imbarcazioni romane rinvenute nel corso dei lavori per la realizzazione dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Scadrà il prossimo 14 novembre il bando da quasi 2,2 milioni di euro per il riallestimento e la rifunzionalizzazione del Museo.
Mariarosaria Barbera, direttore del Parco archeologico di Ostia Antica, annuncia oggi che “Il Parco ha ricevuto una dotazione nell’ambito del Piano Strategico per Grandi Progetti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e in luglio ha concluso e verificato il progetto esecutivo del Museo delle Navi fino all’ultimo chiodo e quindi immediatamente cantierabile. Abbiamo affidato ad Invitalia la gestione della gara d’appalto, per un importo di circa 2,18 milioni di euro, fase che dovrebbe terminare entro la fine dell’anno. A quel punto saremo in grado di avviare i lavori, durata prevista 13 mesi, per restituire un museo completamente rinnovato con molta multimedialità, per aggiungere alla ‘contemplazione statica’ anche un pò di immaginazione e dinamismo, soprattutto per le generazioni dei nativi digitali, e perché il nostro patrimonio è meraviglioso ma va spiegato anche con le proposte tecnologiche e multimediali, che devono essere ben pensate, scientificamente rigorose e, nello stesso tempo, friendly, ben percepibili e ben comprensibili. Il Museo delle Navi – conclude Mariarosa Barbera – dovrebbe quindi avviare i lavori all’inizio del 2019. Nella fase di cantiere rimarranno sotto gli occhi dei visitatori le operazioni di restauro delle imbarcazioni antiche, nave per nave, uno spettacolo che anticiperà l’apertura vera e propria del nuovo Museo delle Navi Romane di Fiumicino”.
Cinque relitti più parti di altri due, testimonianze preziose della navigazione e della portualità antiche nell’area della foce del Tevere, furono riportati alla luce, tra il 1958 ed il 1965, al tempo della costruzione dell’aeroporto di Fiumicino; naves caudicariae, destinate a risalire il fiume con l’aiuto di affaticate coppie di buoi lungo le rive, ma non solo: tra le imbarcazioni più curiose, la cosiddetta ‘barca del pescatore’, con una vasca-vivaio interna dotata di fori sul fondo, per il trasporto di pesce vivo.
