
La nota del Comitato dopo la sentenza del TAR che dichiara inammissibili le richieste di AdR e ENAC sulla quarta pista
“È di venerdì12 marzo, la notifica della sentenza dei giudici amministrativi del Lazio che condanna AdR ed ENAC al pagamento delle spese legali e al risarcimento delle Associazioni FuoriPISTA, Proloco Fregene-Maccarese e Comune di Fiumicino che si erano costituiti in giudizio nel procedimento che unificava i diversi ricorsi di AdR e di ENAC (contro: nuova perimetrazione della Riserva, Piano di gestione della Riserva e parere negativo della Commissione VIA/VAS sul Masterplan 2030) presentati al fine di realizzare la quarta pista e varie infrastrutture aeroportuali nonostante ricadessero dentro la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano (leggi qui).” Lo dichiara in una nota il comitato FuoriPISTA.
“Le motivazioni della sentenza segnano una debacle giuridica e politica per AdR ed ENAC di proporzioni inimmaginabili. Il tribunale infatti non si è limitato a censurare, nel merito, i ricorsi di AdR e di ENAC, ma li ha dichiarati inammissibili! In sostanza – prosegue il Comitato– a impedire la fuoriuscita dal sedime attuale non sarebbe, come sostengono AdR/ENAC, l’ampliamento della Zona 1 (massima tutela) della Riserva decretato nel 2013, ma proprio l’esistenza stessa della Riserva, che peraltro – rilevano i giudici, non venne contestata al momento della sua istituzione.”
“PER IL FUORIPISTA È MOTIVO DI PARTICOLARE SODDISFAZIONE il riconoscimento che i Giudici hanno espresso della validità di tutte le censure prodotte nelle nostre memorie, osservazioni che solo noi siamo stati in grado di far emergere; tre le altre, quella dell’inappropriatezza del richiamo fatto da AdR ed ENAC alla legge che consente i regimi tariffari in deroga e alla legge, abrogata, che assimilava il Raddoppio a un’opera strategica.”
“Infine, e ciò dovrebbe costituire una pietra tombale su questo come su future quarte piste, è significativo il richiamo del Tar a diverse sentenze della Corte Costituzionale, tra cui quella da noi segnalata ai nostri legali, che richiamando l’art. 9 della Costituzione, sanciscono la prevalenza costituzionale dei vincoli ambientali e paesaggistici su leggi, Dpcm, norme e codicilli che di volta in volta vengono utilizzati per scavalcarli o ignorarli”
Conclude il Comitato FuorPISTA, “Ringraziamo tutti i cittadini che hanno contribuito finanziariamente a sostenere le spese legali necessarie per partecipare ai procedimenti legali suddetti, oltre che lo studio legale che ci ha brillantemente e sapientemente rappresentato.






