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Stato d’agitazione a Fiumicino, mancano vigili e uniformi

Stato d’agitazione proclamato dalla polizia locale di Fiumicino: non ci sono le divise, le autoradio spesso non funzionano e si denuncia una grave carenza di personale. In poche parole ci sono pochi vigili e meno ancora risultano essere le uniformi. Sembra una notizia di poco conto, invece si tratta di una situazione di disagio alquanto grave, dato che è la stessa polizia locale, sebbene non spetti a questo corpo, il compito di far fronte anche alla tutela della sicurezza urbana.

Il personale non raggiunge la soglia del 50% dell’organico previsto in base alla vastità del territorio, che negli ultimi anni si ulteriormente popolato, e il disagio maggiore è che i vigili, ormai da diverso tempo, sono costretti a operare in borghese. Divise logore, insufficienti, autoradio mal funzionanti, queste sono le condizioni in cui la polizia locale è costretta a operare. Ma ora i servizi aggiuntivi espletati non potranno più essere erogati proprio per la forte carenza di personale in servizio. Quindi non solo si è costretti a lavorare in modo precario, come sottolinea il Diccap, ma anche sotto numero.

Come se non bastasse la nuova caserma di Piazza Generale Carlo Alberto dalla Chiesa non è stata ancora adeguata in base alle relative norme di sicurezza a quelli che sono gli standard minimi imposti dalla legge. Insomma, in poche parole impera il caos e l’Amministrazione Comunale non si è, a oggi, pronunciata, gettando ancora più nello sconforto questo corpo. Ecco che quindi scatta lo stato di agitazione al quale potrebbero seguire altre iniziative.

Questa situazione, così come altre nel resto del territorio, è il frutto certamente di una gestione non oculata, ma aggravata ancor più dalla crisi che ha dimezzato le risorse con spending review che spesso non riescono a prendere in debita considerazione le necessità primarie, considerato che ce n’è sempre un’altra dietro all’angolo. Molti hanno perso il lavoro in virtù dei tagli applicati, famiglie magari anche monoreddito che non sono riuscite più a far fronte al pagamento di mutui e che si sono trovate in difficoltà estreme. Molte si sono dovute ingegnare per richiedere prestiti a protestati, e se la situazione continuerà per questo sentiero, non è improbabile che altri vigili perdano il lavoro o vengano messi in mobilità andando a incrementare le schiere delle famiglie in difficoltà (dettagli su http://www.zonaprestiti.com/prestiti-protestati.htm).

Non si può che attendere gli sviluppi e vedere se l’Amministrazione Comunale provvederà, almeno in questa circostanza, a soddisfare le richieste della polizia locale, auspicando che nel frattempo le cose non continuino a peggiorare mettendo a rischio altri posti di lavoro.

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