Cinque mesi, 150 giorni d’astinenza. Da sabato si fa sul serio. Parte il primo campionato nazionale della storia della Futsal Isola. Una sbornia di emozioni. Un ciclone. L’Inizio sarà subito in salita. Una partitaccia. Da prendere con le molle. Fuori alle 15 contro la GalaFive Orvietana. Trasferta on the road. Bisognerà tenere a bada emozioni e quella voglia di spaccare il mondo che dopo 50 giorni di preparazione scorre nelle vene degli Orange più veloce del sangue.
 
IL PRESIDENTE Se la giostra gira è merito suo. Passione, dedizione. Non ha fatto mancare mai nulla a questa squadra, a questa società. In quattro anni l’ha portata dal nulla a giocarsi la serie A2. Il progetto è ambizioso. Vuole trascinare l’Isola a traguardi importanti. A calcare i parquet più prestigiosi d’Italia. Ieri ha lanciato un messaggio, un suo personalissimo in bocca al lupo. Vuole vedere una squadra affamata di vittorie, come lo è la società: “Ho fiducia nei ragazzi, so che ci renderanno orgogliosi”. Di obiettivi non parla: troppo presto, dice. Ma ha ben chiaro in testa quello che vuole: fare bene, il massimo. “Siamo una neo promossa. E come tale dovremo comportarci. Avere fame di punti, di vittorie. Il roster è competitivo. Ci sono giocatori di esperienza, abituati alle sfide calde. Sabato sarà una di queste. Mentre fredda e cuore caldo, così si vince”.
 
IL FENOMENO L’anno scorso era partito in sordina. Gambe e testa ai minimi dopo lo stop forzato ai tempi del Ferentino. La società l’ha aspettato. Se l’è coccolato. E alla fine ha avuto ragione. È stato uno degli eroi della cavalcata in B. Gol, assist, esperienza. Un leader dentro e fuori dal campo. In giro per l’Italia ha vinto scudetti e coppe. E ora vuole vincere la sua personalissima sfida: portare l’Isola dove merita. Tadeu Veronesi, il fenomeno, ha lanciato il suo grido di battaglia: “Il campionato? Era ora, non vedevo l’ora di giocare una sfida con i tre punti in palio”. Più dell’avversaria (comunque fortissima) teme la prima: “È sempre una sfida particolare, per di più fuori casa. Bisogna stare attenti ai contraccolpi. Iniziare con il piede giusto dà grandi stimoli”. È pronto alla sfida: “Darò tutto quello che ho per la mia squadra. Gli obiettivi della società sono ambiziosi. E noi abbiamo il dovere di ripagarla. Stanno facendo sforzi importantissimi. La squadra darà il massimo per rendere orgogliosa la società e i tifosi”.  
 
UNDER 21 Lazio Calcetto, Velletri, Tirrenia, e il derby contro il Lido di Ostia finito nove a uno. L’under 21 campione del Lazio va avanti a vittorie. “Un ottimo test in vista del campionato” ha sottolineato mister Sannino a fine gara. Da domenica si fa sul serio. La divisione ha ufficializzato quello che un po’ tutti ormai immaginavano: un girone unico con le squadre più forti della Regione Lazio. Una Champions League regionale. Un campionato di ferro, le squadre più blasonate della Regione. Tutte inzeppate nel girone M. Il calendario non fa sorridere. Subito fuori con l’Orte. Poi in serie: Cogianco Genzano, Torrino e Ss Lazio. Un trittico da paura. “Sono tutte grandi squadre, di grande blasone. Molti ragazzi hanno esordito già in A1 e in A2, hanno esperienza da vendere. Noi siamo una matricola ma non partiamo battuti, anzi. Gli obiettivi rimangono quelli di inizio stagione: lavorare duro per fare bene in campo”.
 
I GIOVANI Cogianco Genzano e Carlisport Ariccia in fila. La juniores di mister Andrea Colaceci e i giovanissimi di Quieto non si fermano più. Seconda uscita stagionale, seconda doppietta. Ai ragazzi di Colaceci tocca un avversario mica da ridere. Finisce sei a quattro. “Vittoria di carattere, di aggressività ma il gioco ancora deve ingranare” commenta a fine garà mister Colaceci.  Dodici a zero alla CarliSport Ariccia. I giovanissimi di mister Quieto vanno che è un piacere. “Faremo altri test - ha affermato il tecnico a fine gara - con avversari ancora più impegnativi, per mettere alla prova il livello e le ambizioni della squadra. Le prime uscite? Le basi sono molto molto interessanti”.