
Registro richiedenti asilo, i consiglieri della Lega replicano al primo cittadino
“Il Sindaco, nel tentativo di recuperare alla sua scelta scellerata sul registro comunale per i richiedenti asilo, continua a fare danni. La replica è piena di inesattezze. Da una parte dice che la residenza non è per gli irregolari, ma gli va semplicemente fatto notare che chi è regolare non ha alcun bisogno di un registro speciale” è guerra aperta tra maggioranza e opposizione, teatro dello scontro il Registro richiedenti asilo.
“Comunque – tuonano i consiglieri comunali della Lega, Stefano Costa e Vincenzo D’Intino – prima di accogliere delle persone, queste devono essere regolari sotto ogni profilo, e non in attesa di valutazione sullo status di rifugiati, e devono avere una dimora certa. Altrimenti siamo di fronte all’ennesimo atto propagandistico che, però, pagheranno i cittadini italiani, visto che è innegabile che lo status ‘particolare’ si riverbererà anche sull’accesso ai servizi, diventando una mannaia per le aspettative dei fiumicinesi e un turbo per quelle di chi verrà iscritto in questo fantomatico registro”.
“Non solo – aggiungono i due consiglieri – ma il Sindaco ci deve spiegare perché quando si tratta di immigrati si riempie la bocca con le parole ‘diritti’ e ‘uguaglianza’, ma quando si tratta di fare delle politiche per le famiglie italiane, quelle che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, che non hanno un alloggio, che chiedono il tempo pieno per poter lavorare e andare avanti, che hanno figli con disabilità non si parla più di diritti, e queste richieste di aiuto vengono costantemente immolate sull’altare del Bilancio e della mancanza di fondi? Ma il Sindaco, di quali diritti parla? Quelli dei giovani fiumicinesi, sui quali ha deciso di investire 18.000 euro in tre anni?”.
“La verità è che per i cittadini di Fiumicino le risorse non ci sono, per altri soggetti – politicamente più paganti sotto il profilo politico e mediatico nazionale – i soldi si trovano” hanno concluso Stefano Costa e Vincenzo D’Intino.