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Incendio aeroporto, Velli: “Appalti irregolari?”

Chiesto ai parlamentari Movimento 5 stelle di presentare una interrogazione sulla vicenda


“Dai documenti di gara di Adr viene fuori che il 22 ottobre del 2013 è stata aggiudicata all’Associazione Temporanea di Imprese fra la Eugenio Ciotola spa e Na.Gest Global Service srl, la commessa triennale per la conduzione e manutenzione ordinaria degli impianti termici, di condizionamento, idrico-sanitario e antincendio dell’aeroporto di Fiumicino. L’appalto, il cui valore inziale era stato fissato in circa 12 milioni di euro, alla fine è stato assegnato per una cifra superiore agli 8 milioni di euro” lo dichiara Fabiola Velli, consigliera comunale M5Stelle di Fiumicino, che sulle cause dell’incendio che ha devastato il terminal T3 dell’aeroporto di Fiumicino, non intende abbassare la guardia.
 
“Alcuni anni prima – prosegue – la Ciotola Srl, sempre di Eugenio Ciotola, si era aggiudicata l’appalto per ristrutturare due chilometri e mezzo di gallerie sotterranee del Policlinico ‘Umberto I’. Diciotto milioni di euro per una ristrutturazione finita sotto sequestro e che, da poco, ha costretto il neo direttore del Policlinico, a racimolare altri 18 milioni per rimetterci mano, vista la pericolosità e irregolarità dei lavori effettuati dalla Ciotola Srl. Altro fatto importante in cui è coinvolto il Ciotola, è la vicenda della vendita di false certificazioni necessarie per partecipare a gare d’appalto, da parte di Axsoa, l’Organismo incaricato dal 2001 dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, di rilasciare alle aziende, certificazioni che attestino il possesso dei requisiti necessari per partecipare a gare d’appalto”.
 
“L’operazione delle Fiamme Gialle – chiarisce Velli – ha accertato che la Axsoa, con intrecci societari, certificazioni false di lavori precedentemente svolti e fittizie cessioni di rami d’azienda, attestava, in capo alle imprese clienti, tra cui le aziende di Eugenio Ciotola, il possesso di requisiti, rivelatisi poi inesistenti, essenziali per la partecipazione agli appalti, creando così una grave turbativa del mercato. Bastava pagare, anche fino a 700 mila euro, se privi dei requisiti di legge, per ottenere una falsa attestazione che avrebbe consentito comunque la partecipazione ad appalti pubblici. I reati contestati sono associazione per delinquere, corruzione, falso in atti pubblici, riciclaggio, omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il meccanismo scoperto dalla procura di Roma e dal Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza ha sortito 18 misure, nove cautelari, 6 in carcere e 3 domiciliari, ed altrettante di interdizione temporanea dall’esercizio dell’attività, tra cui appunto Eugenio Ciotola”.
 
“Perciò desta non poche perplessità la vincita da parte dell’azienda di Ciotola, della gara d’appalto proprio per la conduzione e manutenzione ordinaria degli impianti termici, di condizionamento, idrico-sanitario e antincendio, dell’aeroporto di Fiumicino ed abbiamo chiesto – conclude la consigliera comunale Movimento 5 Stelle – ai nostri parlamentari del M5Stelle di presentare una Interrogazione sulla vicenda”.
 
 
 
 

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