Calicchio:”un segnale forte per sviluppare lo sport sul nostro territorio”
“Lo Sporting Village? Abbiamo deciso di non smantellarlo e donarlo alla città di Fiumicino”. Parole del consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio che ieri sera, al termine della Festa dell’Unità democratica 2011, ha dato l’annuncio ufficiale.
“C’è un accordo con l’amministrazione comune per lasciare lì dov’è il campo in sabbia realizzato per la festa dell’Unità 2011. Perché? Vogliamo dare un segnale forte a questa maggioranza. Investire nello sport significa investire nei giovani e nella loro formazione e il Pdl in questi otto anni non è che abbia poi fatto molto in questo settore, così come in tutti gli altri settori, penalizzati dalle zuffe interne e dai litigi. Realizzare campi di Beach Volley e Beach Tennis in un parco al centro di Fiumicino, che fino ad oggi non ha offerto al pubblico quello che era nelle sue premesse, è stata una scommessa vincente; ora la palla passa all’amministrazione. Vediamo se sarà in grado di trasformare questo seme in una risposta concreta alle giovani generazioni di sportivi. Non sarebbe male, per il futuro, una tendostruttura capace di sfruttare a pieno questo sporting village anche in inverno e trasformando Fiumicino nella prima località al mondo in grado di realizzare manifestazioni balneari in inverno”.
Con l’occasione Calicchio ha tirato anche le somme dell’edizione 2011 della Festa dell’Unità democratica. “A differenza di altre realtà politiche, in cui regna il caos e la disgregazione, la dirigenza del Pd ha dato un segnale forte alla città. Tutti hanno lavorato per la riuscita di questa manifestazione e i risultati sono arrivati”.
Poi ancora sullo sport village: “È stata una bella idea – ha sottolineato – con la quale abbiamo potuto avvicinare tanti giovani cittadini. Ci sono stati diversi mini torneo di rugby giovanile sulla sabbia, di beach volley, beach tennis e calcio balilla. Decine e decine di nostri concittadini hanno potuto usufruire gratuitamente di questa struttura, vincendo anche premi. Tutto senza riceve alcuna sovvenzione pubblica ma mettendo in atto una forte azione di coinvolgimento di realtà locali e di volontariato. Tanto ingegno e abnegazione, perché dove non arriva il potere economico può arrivare la generosità, l’unione e il sacrificio di tanti”.