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Fossa Traianea: cresce l’obbligo della messa in sicurezza

Satta:”dopo la tragedia ligure è necessario fermarsi a riflettere”

“Dopo quello che è accaduto in Liguria, tornare a parlare della messa in sicurezza della Fossa Traianea e dei lavori di realizzazione delle banchine anti-esondazione, lato viale Traiano e Torre Clementina, credo sia d’obbligo” ha dichiarato il capogruppo consiliare della lista civica ‘Noi Insieme’, Luigi Satta.
“È necessario premettere una cosa – sostiene Satta – il nostro territorio è diverso, morfologicamente, da quello ligure. Ciò non toglie però che prima di realizzare qualsiasi opera di difesa idraulica sia indispensabile intervenire su fiumi e torrenti. Come? Attraverso l’escavo dell’alveo che, nel nostro caso, non viene attuato da più di vent’anni. Cosa significa: i calcoli matematici con i quali sono stati poi realizzati i progetti delle banchine sono errati. I fondali sono più elevati di quelli ipotizzati e questo provoca un aumento della velocità dell’acqua e un innalzamento del livello del fiume i quali rendono i lavori totalmente inutili. In soldoni: uno spreco di denaro pubblico bello e buono”.
“Negli ultimi due anni ho provato in più di un’occasione a sollevare il problema – ribadisce Satta – affidandomi alla sensibilità di qualche amministratore locale. Niente da fare. Parole gettate al vento. Fiato sprecato. A dir la verità qualcuno ha condannato i progettisti dell’opera, ma si è guardato bene dall’intervenire in prima persona. Perché a Fiumicino è prassi indignarsi abbassando la testa e stando zitti.
Quanto successo a Fiumicino, e in molte altre parti d’Italia, Liguria su tutti, dovrebbe far riflettere quei professionisti che progettano errori su errori. Ma anche quegli amministratori che, stupidamente e irresponsabilmente, avallano scelte scellerate e dispendiose – incalza il capogruppo della lista civica ‘Noi Insieme’ – in un paese normale avrebbero già pagato per i propri errori e per la propria incompetenza. Qui No. Siamo in Italia”.
“Si fa presto a dire … noi non siamo mica tecnici… solo per appoggiare qualsiasi progetto che eviti lo spauracchio del blocco delle concessioni edilizie, per il quale la politica è molto sensibile. Speriamo che arrivi il momento che qualcuno si svegli” conclede Luigi Satta.
 
 
 
 

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