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Flight Care: non esiste un piano di rilancio

Biselli:”perché un handler con un altissimo tasso di professionalità perde quote di mercato importanti?”

“La nuova ondata di cassintegrazioni di Flight Care non è che l’inizio di un incubo. A oggi la società di handling non ha ancora messo sul tavolo alcun piano di rilancio. Di questo passo il rischio fallimento è elevatissimo. Si tratta di una ipotesi che non possiamo e non dobbiamo nemmeno lontanamente prendere in considerazione” afferma Raffaello Biselli, Vicepresidente Consiglio Comunale e Responsabile organizzativo e politico della Fondazione Città Nuove.
“È necessario che tutti gli enti competenti, tra questi anche amministrazione e consiglio comunale di Fiumicino, si mobilitino per evitare un default che porterebbe a conseguenze disastrose – sostiene Biselli – non solo per i 900 dipendenti che si troverebbero in mezzo a una strada dall’oggi al domani. Ma per il futuro del comparto handling, già alla prese con una deregulation selvaggia”.
“Dobbiamo fare una seria riflessione: perché un handler con un altissimo tasso di professionalità perde quote di mercato importanti? È una questione di regole, di mercato ormai esasperato oppure altro?
Il fallimento di Flight Care significherebbe far subentrare nuove società che in un clima già surreale abbasserebbero ancora i costi del lavoro e interni, questo vorrebbe dire: meno sicurezza, minor qualità, stipendi bassissimi” conclude Raffaello Biselli, Vicepresidente Consiglio Comunale e Responsabile organizzativo e politico della Fondazione Città Nuove.
 
 
 
 
 

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