Calicchio:”il sindaco fa un gioco stilistico ancora più arguto: dare la colpa a chi governava prima di lui, ma il giochetto anche stavolta non regge”
“È giusto, anche questa volta la colpa non può essere del sindaco. Lo scivolone legale sulla Fiumicino Farmacie non è imputabile a lui” è il commento del consigliere del Partito democratico Paolo Calicchio, dopo la risposta del Sindaco Mario Canapini, sulla questione delle farmacie comunali.
“Certo ora si è spinto un po’ oltre – incalza Calicchio – dopo aver puntato il dito contro tutti per la nomina del collegio di vigilanza del porto turistico che ha permesso alla società con cui è stata stipulata la convenzione di fare un po’ come le pare, dimenticando alla fine di confermarci che sì, il rappresentante di Fiumicino dopo un anno e mezzo non è stato ancora nominato. Ora, sul caso della Fiumicino Farmacie fa un gioco stilistico ancora più arguto: dare la colpa a chi governava prima di lui. Peccato si debba tornare indietro di dieci anni. Il giochetto anche stavolta non regge. Soprattutto in virtù di una giustizia che guarda oltre i giochi politici e ritiene che un bando aperto anche alle società sia un po’ troppo permissivo e largo. Tanto più che un noto esponente del governo Berlusconi, sottosegretario alla presidenza del consiglio, corre voce abbia un fratello che gestisce, guarda caso, farmacie private. Alla faccia della libera concorrenza costituzionale”.
“Il sindaco questa volta è stato ammirevole, devo ammetterlo – sostiene il consigliere Pd – impegnandosi a farci sorbire una cavillosa e incomprensibile nota stampa che dopo un lungo giro di parole termina, purtroppo per lui, con una presa d’atto che sa di sconfitta: il Tar ha sospeso il bando per la gestione delle farmacie comunali. Quello che ho detto io, niente di più niente di meno. Però la colpa non è del sindaco che governa da dieci anni. La colpa è del centrosinistra, sia chiaro. Così come non ha perso nessuna battaglia legale contro l’associazione Nuovo Domani – sottolinea Calicchio – i pronunciamenti di Tar e Consiglio di Stato sono un optional per il sindaco. Lui ci sventola i risultati in termini di risparmio, anche la qualità è un optional, dimenticando di quanto potrebbe costarci la sua impuntatura legale contro Nuovo Domani”.
“Insomma parliamo pur sempre dello stesso sindaco che ha fatto fallire la Fiumicino Servizi, che bombarda di iniquità la Fiumicino Farmacie. Lo stesso che dopo aver permesso e voluto un aumento del capitale sociale della Fiumicino Tributi per abilitare la società alla riscossione delle imposte e delle multe, ora presenta un bando al quale la stessa società non può partecipare. Lo stesso sindaco che dopo aver lottizzato e spremuto le tanto odiate municipalizzate, quelle sì create dal centrosinistra, ora sta cercando di liquidarle in qualsiasi modo. Pensare che se non avessimo avuto la Fiumicino Servizi, da lui obbligata con una delibera a prorogare il servizio raccolta rifiuti e dimenticando, altra impuntatura legale, di versargli i 700mila euro per gli oneri 2004 e 2005, ora parleremmo di un’invasione di immondizia. Visto che aspettiamo l’assegnazione del bando per la raccolta rifiuti da ormai un anno e mezzo. Insomma un quadro desolante – conclude il consigliere comunale del Partito democratico, Paolo Calicchio – di un sindaco che in nome di una giustizia rancorosa tutta sua, uccide quello che altri hanno fatto. E sarà così anche per il bilancio: vedremo i buchi e i tagli quando cambieranno gli attori e lui sarà chissà dove. Il tutto in un contesto ormai stagnante, con una città ferma economicamente, vuota dal punto di vista della socialità, e morta culturalmente. Ma non per colpa sua, sia chiaro”.