“Ripartiamo dall’occupazione, ripartiamo dalla crescita del territorio per poter dire basta a alla crisi economica politica e sociale di Fiumicino”
Lunedì scorso, 27 settembre, si è svolto in piazza Grassi a Fiumicino una manifestazione organizzata dagli esponenti locali di centrodestra e civiche per sostenere le necessità dei lavoratori e delle lavoratrici aeroportuali del territorio.
“L’evento di ieri sera in piazza Grassi è stato un momento di ‘alta intensità’ politica ovvero di partecipazione diretta alla vita democratica della città perché ha voluto includere le rappresentanze di tutte le maestranze dell’indotto aeroportuale e non solo dei precari di Alitalia, che comunque hanno avuto loro momento e la loro voce durante la manifestazione”. Così Mario Baccini, leader del centrodestra a Fiumicino ha riassunto l’essenza della manifestazione di ieri a Fiumicino sull’emergenza lavoro.
“Questo perché riteniamo che sia importante che questa città guardi il disastro che si sta perpetrando a sue spese e non è solo da considerare il fallimento della compagnia di bandiera e la svendita di Alitalia, che metterà in ginocchio l’80% delle famiglie del territorio, ma è da vedere quello che negli anni è stato fatto per depauperare Fiumicino di risorse e opportunità. Il centrodestra e le liste civiche collegate, uniti, ieri a Fiumicino hanno ribadito che questo territorio ha bisogno di alternative, ha bisogno di creare occupazione ha bisogno di tornare ad essere indipendente dall’aeroporto e da tutto quello che può. Ha bisogno di creare un sistema per cui se una grande attività come quella dell’Alitalia crolla non può pagarne il prezzo tutta la cittadinanza.”
“In questo momento – prosegue – noi dobbiamo e vogliamo che Fiumicino cresca che si riappropri del suo territorio attraverso nuove forme di occupazione, vogliamo che i cittadini, che tutte le maestranze possano lavorare, sì con l’aeroporto, ma anche indipendentemente da esso o meglio attraverso dei servizi e delle opportunità che ne siano corredo e non dipendenza. Dobbiamo poter sviluppare l’attività turistica abbiamo il secondo patrimonio archeologico (area Portus) più grande d’Italia dopo i fori imperiali che non viene valorizzato, abbiamo scuole di formazione ma non abbiamo università non abbiamo teatri non abbiamo la possibilità di impiegare i nostri giovani che su questo palco di piazza grassi hanno dimostrato di voler mettersi in gioco e hanno detto di voler creare qualcosa anche per i loro coetanei.”
Conclude Mario Baccini, “ripartiamo, dunque, dalle persone, dalle necessità, dalle famiglie! Ripartiamo dall’occupazione, ripartiamo dalla crescita del territorio per poter dire basta a alla crisi economica politica e sociale di Fiumicino”.