Tassa Iresa, qualcosa si muove a Fiumicino
Fronte comune di comitati e amministrazione per la riscossione dell’imposta
di Valentina Fiordalice
Arrivano buone notizie per la riscossione dell'Imposta Regionale Emissioni Sonore degli Aeromobili a Fiumicino. Il punto della situazione sulla tassa, che le compagnie aeree sono tenute a versare alla Regione Lazio e quindi ai Comuni aeroportuali di Fiumicino e Ciampino per consentire azioni di mitigazione dell'inquinamento acustico, è stato fatto durante l’Assemblea pubblica promossa dal Comitato Fuoripista, dal Nuovo Comitato Cittadini Focene, dal Comitato Cancelli Rossi Fiumicino, dall’Associazione Pesceluna e da Cittadinanza attiva Fiumicino lo scorso 19 marzo a Focene.
Grazie alla pressione dei cittadini e al supporto di alcuni consiglieri di maggioranza arriveranno, infatti, nelle casse comunali di Fiumicino le prime quote riscosse dalla Regione Lazio. Ad annunciarlo è l’assessore Arcangela Galluzzo che ha spiegato come la prima parte di soldi che il territorio di Fiumicino aspetta, è già nel bilancio 2016. "Finalmente la battaglia che abbiamo portato avanti inizia a concretizzarsi – ha affermato – si tratta di un milione di euro circa, da destinare a monitoraggio, disinquinamento ed eventuali indennizzi per i cittadini di Fiumicino. Una buona notizia frutto di un duro lavoro e di pressione verso la Regione che però non basta. Vogliamo che non solo il 10% di tale tassa sia versato ai Comuni, per avviare un serio programma atto monitoraggio capillare del rumore e disinquinamento acustico. Confermiamo – prosegue - l’assoluta indisponibilità al raddoppio dell’aeroporto. Se la precedente amministrazione ha fatto passare in sordina tale possibilità e avvallato l’ipotesi anche con atti amministrativi, noi non cederemo. Se i danni da inquinamento li subiamo ora cosa potremmo subire con un secondo aeroporto?".
A dare la seria spinta all’applicazione della tassa nella Regione Lazio sono stati proprio i Comitati. “Non è certo la prima volta che i Comitati, che già nel 2013 hanno firmato insieme un Atto di Impegno, sono attivi sul fronte della salute. Bene la notizia dell’accreditamento di questa prima parte dei soldi al Comune ma vogliamo ora che si intensifichi la battaglia per combattere l’inquinamento acustico sul territorio. Inquinamento che porta inevitabili conseguenze sulla salute dei cittadini. Consideriamo, inoltre, ridicolo che arrivi nelle casse comunali solo il 10% dell’importo totale della tassa considerando i danni causati dal rumore degli aerei e le conseguenze sulla popolazione”.
Ed è stato proprio il consiglio comunale ad alzare la voce sul gettito Iresa con la mozione approvata e sostenuta dai consiglieri comunali i consiglieri di Sel Angelo Petrillo e Antonio Bonanni, la consigliera del PD Erica Antonelli e il consigliere della Civica Montino Massimiliano Chiodi. "Vogliamo che tutta l’imposta Iresa e non solo il 10% sia trasferito ai Comuni. C’è la necessità avere strumenti adeguati per la tutela della salute dei cittadini. Ci battiamo contro la tendenza di continui tagli sulle spese che riguardano la salute. Questa mozione si inserisce in un quadro di iniziative che coinvolge gli stessi consiglieri e che si è già concretizzato con un’altra mozione approvata a maggioranza con la quale si richiedevano spiegazioni ad Adr sul piano di abbattimento del rumore e sull’entità dei fondi accantonati per il disinquinamento acustico. Chiediamo ora all’Arpa un piano organico per l’installazione e la gestione delle stazioni di rilevamento dell’inquinamento acustico e atmosferico, il censimento degli edifici ricadenti nelle zone vicine l’aeroporto per provvedere al risanamento o a eventuali indennizzi. Inoltre – concludono i consiglieri Petrillo, Antonelli e Chiodi – va predisposto un piano organico per la piantumazione di alberature ad alto fusto, soprattutto nelle aree antropizzate e limitrofe allo scalo, allo scopo di attenuare gli effetti dell’inquinamento acustico”.
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Cronaca