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Nasce FCO Connect: Aeroporti di Roma, ITA Airways e Trenitalia insieme per un’intermodalità treno-aereo sempre più integrata

Questa mattina inaugurato il servizio rivoluzionario per un’esperienza di viaggio diversa, più comoda e moderna


di Alessandra Lo Franco
 
Inizia l’era dell’intermodalità. Stamattina presso la Stazione ferroviaria dell’aeroporto Leonardo Da Vinci si è inaugurato il servizio rivoluzionario che unisce Ita AirWays, Trenitalia e Aeroporti di Roma per un’esperienza di viaggio diversa, più comoda e moderna. Un biglietto integrato che combina volo+treno e che promette un livello di servizi più vicino alle esigenze dei viaggiatori. Si arricchisce l’offerta di connessione tra l’aeroporto di Fiumicino e diverse città italiane come  Firenze, Venezia, Bologna, Padova.
 
“Oggi si realizza un sogno – esordisce così Pier Luigi Di Palma, Presidente Enac – Un progetto che offre una chiara visione del ruolo che assumeranno la logistica e i trasporti italiani nel futuro. In questo ultimo anno abbiamo pensato a qualcosa che dovesse dare riconoscimento ai clienti piuttosto che alle valutazioni interne aziendali”.
 
“Questa innovazione nei trasporti – aggiunge Di Palma con orgoglio – fa parte di una policy aziendale visionaria di quando, in tempi non sospetti, sostenevamo che successivamente alla crisi portata dalla pandemia, ci saremmo dovuti aspettare una rapida ripresa economica. Grazie a questa intuizione oggi il trasporto aereo, insieme alle ferrovie, ha un capacità che non aveva mai avuto prima”.
 
Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aereoporti di Roma, presente all’evento, parla di un progetto ampio,  che non riguarda non solo Adr, Ita AirWays e F.S., ma che si riflette su tutto il sistema d’intermodalità Italiano “Stiamo anticipando il mercato dando la possibilità ai passeggeri  di scegliere un viaggio combinato – spiega Troncone – Usare in modo integrato i mezzi permetterà un recupero della competitività del sistema nazionale. Oggi l’80% dei passeggeri, che non sono di Roma, per raggiungere mete intercontinentali, opta per voli con scalo in aeroporti europei: Amsterdam, Londra, Parigi, piuttosto che partire da città italiane. Vogliamo invertire il flusso. Questo non é solo un servizio – conclude Troncone – ma un ottimo esempio di collaborazione nazionale“.
 
Luigi Corradi Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia estende il concetto di intermodalità anche ad altri mezzi di trasporto come bus, traghetti e prevede di perfezionare il servizio mettendo a disposizione di chi viaggia in treno, anche il parcheggio alla stazione incluso nel biglietto. Corradi sottolinea le comodità e i benefici che si possono ottenere viaggiando in treno “Abbiamo puntato  sulla sostenibilità ambientale che, soprattutto per giovani, è un reqisito fondamentale. Il viaggio in treno inoltre, è più bello, rilassante e si può ammirare il paesaggio della nostra bella Italia“.
 
“Siamo stati coraggiosi a far ripartire una compagnia aerea da zero, durante il periodo della pandemia e all’inizio di una guerra che ha prodotto l’aumento del carburante del 197% – ha dichiarato Fabio Lazzerini Amministratore Delegato e Direttore Generale di ITA Airways – Per troppo tempo si è pensato a tutelare i proprietari di aziende, i maggiori azionisti, quando in realtà la nostra unica ispirazione devono essere i clienti”.

“Il nostro lavoro – aggiunge Lazzerini – è riconnettere l’Italia al resto del mondo e sostituire, il più possibile, i voli domestici  con un mezzo di trasporto alternativo, più efficiente, economico e rispettoso dell’ambiente. La flotta aerea è uno dei contribuenti fondamentali per l’emissione di c02. Dei 93 aerei in nostro possesso, il 50% sono di ultima generazione e, entro il 2026, confidiamo nel raggiungere l’83%. Abbiamo ingaggiato lo nuove tecnologie, alleate fondamentali per migliorare la sostenibilità” conclude Il direttore di ITA
 
Presente all’evento il ViceMinistro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi che definisce il progetto presentato oggi estremamente significativo “Lo Stato in questo caso recita un ruolo da regista. Saremmo potuti intervenire attivando strumenti di obbligatorietà come fatto dagli altri stati membri  UE, ma in questo caso non lo abbiamo ritenuto necessario poichè le aziende di cui parliamo hanno una forte capacità attrattiva a dispetto dell’economia nazionale e hanno messo in campo una strategia vincente che confidiamo possa essere d’ispirazione anche per le altre aziende italiane. La cosa più importante è stato mettere a regime competenze differenti, per rilanciare il mercato in una posizione integrata che fa bene al sistema Italia” conclude Edoardo Rixi
 
 
 

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