Discarica abusiva, lanciamo un appello perché qualcuno raccolga la nostra segnalazione
di Gianluca Zanella
La reazione allo scarico abusivo di rifiuti è sempre la stessa: schifo. Ma quando lo scarico avviene in un luogo che potenzialmente potrebbe essere considerato come patrimonio ambientale del nostro Comune, per la sua unicità, fa ancora più male assistere al prodotto della stupidità umana. Siamo a Maccarese, cento metri dopo il vecchio cimitero, sul sentiero che attraversa l’ultimo tratto di Maremma laziale, arrivando al borgo di Castel di Guido. Un tempo era una strada molto frequentata: Gli etruschi avevano a Maccarese un piccolo porto commerciale (in corrispondenza a dove oggi sorge il depuratore dell’Arrone) e Castel di Guido era un noto centro abitativo romano. Negli anni la strada è regredita a sentiero, oggi frequentato per lo più da ciclisti e amanti della natura.
Il posto è veramente unico, poiché il tempo sembra rimasto indietro di cento anni. Camminando tra i campi, il silenzio è totale. Gli aerei passano lontani, la strada anche e, con un pò di fortuna, si possono fare incontri speciali con il popolo dei boschi, uccelli e mammiferi che hanno scelto di vivere qui, a poca distanza dalla civiltà. La cosa vergognosa è che per accedere a questo vero e proprio paradiso a due passi da casa, bisogna attraversare quello che sembra un girone infernale.
Sono anni ormai che l’imbocco del sentiero si è trasformato in una vera e propria discarica abusiva. Si può trovare di tutto: mobili, televisori, divani, frigoriferi, finestre, preservativi usati, videocassette, cd, amianto; tutto ammucchiato in un vergognoso Golgota di rifiuti gettati nel verde. Considerando il fatto che il posto è piuttosto isolato e osservando la mole della massa di rifiuti, verrebbe da pensare che siano sempre gli stessi soggetti a scaricare con il favore della notte, soggetti che hanno trovato il luogo ideale dove fare i loro porci comodi, perché tanto nessuno andrà mai a disturbarli.
Negli anni io stesso ho segnalato più volte la cosa ai Carabinieri, ma evidentemente la questione non è mai stata presa troppo sul serio. Basterebbe poco, magari si potrebbe istallare una telecamera su uno dei tanti pali della luce (rigorosamente spenti) e catturare le immagini dei bastardi (finalmente l’ho detto) che hanno scambiato questo posto magnifico nella loro personale latrina.
Il fatto che la zona circostante il cimitero sia di competenza del Comune di Roma non è una scusante, almeno non per un Comune come quello di Fiumicino, che proprio ora sta facendo i primi passi verso la raccolta differenziata. Qui non siamo a Roma, siamo a Maccarese e Maccarese fa parte del Comune di Fiumicino.
Lanciamo un appello perché qualcuno raccolga la nostra segnalazione. C’è bisogno di un intervento e ce n’è bisogno subito. Abbiamo ancora pochi luoghi rimasti vergini dal cemento, cerchiamo di valorizzarli, non di considerarli una fogna.
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