Concorso in incendio colposo è l’ipotesi di reato formulata dal procuratore Gianfranco Amendola e dal pm Valentina Zavatto
Sono cinque gli operai iscritti nel registro degli indagati della procura di Civitavecchia per l’inchiesta sull’incendio che nella notte d’inferno, tra mercoledì 6 maggio e giovedì 7 maggio, ha completamente distrutto il terminal 3 dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.
Concorso in incendio colposo è l’ipotesi di reato formulata dal procuratore Gianfranco Amendola e dal pm Valentina Zavatto. Tutte e cinque le persone sono dipendenti della ditta che aveva in appalto la gestione e la manutenzione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento dell’aeroporto.
Secondo quanto accertato dai magistrati gli operai avrebbero lavorato nella sala E9, il locale di servizio da cui si sono propagate le fiamme, per risolvere un problema legato al quadro elettrico che tendeva a surriscaldarsi.
Gli uomini, secondo le indagini, avrebbero attivato un condizionatore portatile per raffreddare l’ambiente, per il forte calore presente nella stanza. Proseguono gli accertamenti investigativi per individuare anche i responsabili della ditta.
