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Il chiosco “Baraonda” a rischio crollo e i residenti a Focene lanciano un grido d’allarme per le case (VIDEO)

“Abbiamo chiesto somme sul bilancio regionale per la difesa della costa di Fiumicino”, precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanna Onorati

 

di Umberto Serenelli

 

La spiaggia attrezzata “Baraonda” di Focene in ginocchio. Preoccupa l’avanzata del fenomeno erosivo anche i residenti nelle abitazioni dietro il chiosco che hanno dato vita a una petizione. Intanto il “Baraonda” si è trasformato in una palafitta e la barriera di new jersey, posata dall’amministrazione di Fiumicino lo scorso anno, è crollata sotto i colpi dei marosi. Le stesse onde si sono avvicinate ai muri di recinzione di 4 abitazioni e per tale motivo i residenti hanno effettuato una raccolta di firme per segnalare il problema a Regione e Comune.

 

 

“Siamo molto preoccupati per la rapidità con cui avanza il fenomeno erosivo – precisa Antonio Lovanio, primo firmatario della petizione -. Non dormiamo più tranquilli la notte con l’incubo di vedere il mare accedere nelle abitazioni”. Nella petizione viene chiesta la costruzione di una seconda diga soffolta, molto più distante dalla costa rispetto a quella esistente, nel tratto che va da dopo il chiosco “Havana beach” a “40° all’ombra”. L’opera in questione è lunga un chilometro e mezzo dovrebbe essere il prolungamento di quella gettata a suo tempo all’inizio a sud di Focene. Un lavoro che richiede un grosso finanziamento della Regione ma indispensabile per tratto costiero nord della cittadina. I residenti si sono recati presso l’assessorato ai Lavori pubblici di Fiumicino dove hanno avuto l’assicurazione dal Dirigente che a giorni partirà un intervento tampone con il ripristino dei new jersey. Intanto, davanti a quelli che separano la strada dall’arenile è stata realizzata una barriera di pietre per cercare di impedire che il mare arrivi a allagare viale Focene. Il rischio crollo del “Baraonda” comunque resta.

 

“È trascorso un anno e la situazione non cambiata anzi è peggiorata – afferma Antonella Gardin, presidente del Nuovo comitato cittadino di Focene -. Abbiamo la sensazione che la Regione non prenda in seria considerazione l’erosione che rischia di provocare gli stessi danni registrati dai balneari di Fregene sud. La scorsa stagione il titolare non è riuscito a aprire l’attività durante l’estate a causa dei new jersey all’ingresso della spiaggia. Ora però deve sborsare i soldi per la concessione demaniale e per la tassa sui rifiuti”. La speranza è che il concessionario del Baraonda riesca almeno nell’operazione di trasferimento del chiosco in punto in cui poter continuare a lavorare le future stagioni, dopo la beffa di averlo ricostruito due volte a causa del crollo dovuto ai marosi.

 

Antonella Gardin
Antonella Gardin

 

“L’amministrazione ha richiesto specificamente somme sul bilancio regionale da destinare alla difesa della costa sul territorio di Fiumicino, sia per il potenziamento degli interventi già finanziati sul litorale di Fregene e sia per il prolungamento della soffolta in località Focene, almeno fino alla zona “Mare Nostrum” – precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanna Onorati -. A tal fine è stato anche effettuato un sopralluogo con i tecnici regionali, proprio perché avessero contezza della problematica che interessa la costa e le retrostanti abitazioni”.

 

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