Oggi la presentazione all’interno della Biblioteca Giulio Regeni di Villa Guglielmi
di Rosanna Somma
Si è svolta nel pomeriggio di oggi, 30 giugno 2021, all’ interno della Biblioteca Giulio Regeni di Villa Guglielmi, la presentazione della nuova casa rifugio “Emily D. – Donne per le donne”.
Presenti, tra gli altri, il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, l’Assessora alle pari opportunità del comune di Fiumicino Anna Maria Anselmi e la senatrice Monica Cirinnà.
Una struttura che arriva proprio in concomitanza di un esponenziale aumento dei casi di violenza domestica. Una drammatica situazione acutizzata, tra l’altro, durante il periodo di lockdown.
“Dopo aver aperto nel 2018 lo sportello di Maccarese, con risultati sorprendenti, oggi inauguriamo la Vasa Rifugio”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
“Basti pensare che nel 2020 – prosegue – sono state 61 le donne prese in carico, di cui 43 italiane e 18 straniere. Nel solo mese di maggio 2021 sono state prese in carico 9 donne di cui 4 di Roma e 4 di Fiumicino. Con questi dati era inevitabile andare avanti con il ciclo e dunque con una struttura di accoglienza per le donne vittime di violenza”.
“Grazie ad un finanziamento complessivo regionale di 160mila euro – aggiunge il primo cittadino – la struttura, affidata con un bando pubblico alla Cooperativa Sociale integrata Il Faro in ATI con associazione di volontariato Libellula, estesa su 100 metri quadri su un unico piano, ha camere con bagno, spazi comuni e spazi esterni ed osserverà un orario continuato h 24 tutti i giorni della settimana, compresi i giorni festivi. Potrà accogliere un massimo di 6 ospiti e si trova vicino a servizi e forze dell’ordine”, conclude Esterino Montino.
“Finalmente – spiega l’assessora Anna Maria Anselmi – abbiamo potuto ottenere un altro importante successo nei confronti delle donne vittime di violenza. Aprire la casa rifugio è la naturale conseguenza dell’attività del centro antiviolenza di Maccarese, le due strutture infatti si uniranno per seguire chi lo necessita. È ancora più importante farlo in questo periodo difficile: sono state tante infatti le donne vittime di violenza domestica costrette in casa con i propri aguzzini a causa della pandemia. Ringraziamo la Regione che ci ha permesso di arrivare a questo risultato e le operatrici e figure professionali che lavoreranno nella struttura“, conclude Anna Maria Anselmi.
