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Mostra fotografica

“L’Idroscalo di Ostia (1928-1945) memoria storica e culturale del XIII° Municipio di Roma”

L’Associazione C.A.P.I. Onlus in collaborazione con archivio fotografico Alitalia Forever organizza l’evento, dal 18 al 27 gennaio, ad Ostia presso Piazza della Stazione Vecchia 26, Chiostro interno al XIII° Municipio.
L’Idroscalo Lido di Roma (oggi noto come Idroscalo di Ostia) è stato per circa 20 anni un multifunzionale impianto per l’ammaraggio ed il decollo di idrovolanti ed aerei anfibi civili e militari.
Il volo inaugurale fu operato dalla SAM Società Aerea Mediterranea con destinazione Cagliari (Idroscalo di Elmas) il 21 aprile 1928.
La struttura venne dedicata alla memoria di Carlo Del Prete, il giovane aviatore che volò con Arturo Ferrarin fino in Brasile e morì prematuramente in un incidente aereo nel 1928.
Il “polo aviatorio” in pochi anni divenne molto importante per l’economia della regione dando lavoro a centinaia di abitanti del posto che presto familiarizzarono con gli aerei e in modo particolare con il “Savoia Marchetti S-55” il quale divenne anche l’aereo simbolo del Lido di Roma.
Per la costruzione dell’idroscalo Carlo Del Prete, vista anche la fallimentare esperienza del 1921 smantellato l’anno dopo a causa dei continui insabbiamenti e per la continua erosione delle sponde, fu necessario innalzare il livello del suolo di circa un metro per tutta l’area della zona interessata allo scalo.
Per consentire l’aumento di livello dell’area destinata all’idroscalo, furono usati materiali dragati dal fiume stesso e altri provenienti dagli scavi archeologici di Ostia Antica.
Dopo la costruzione dell’idroscalo fu restaurata Tor San Michele (torre di scuola michelangiolesca edificata nel 1567 a guardia della foce del Tevere) per utilizzarla come base per il faro dell’aerodromo.
Dall’idroscalo romano partivano anche le linee aree per l’Africa Orientale Italiana, la cosiddetta “Linea dell’Impero”.
Qui fecero ritorno Francesco De Pinedo (dal suo famoso Raid aereo per il mondo il 16 giugno 1927) e Italo Balbo (dalla storica Crociera Atlantica il 12 agosto del 1933).
I pionieri dell’aeronautica civile e gran parte dei migliori piloti dell’aeronautica militare dell’epoca sono transitati per quest’area che ha anche consacrato le prime donne pilota italiane come Caterina Massone, Rosina Ferraro e la giovanissima Gaby Angelini morta ventenne a causa di un’avaria al suo aereo nei cieli dell’Africa orientale.
L’attività del complesso aeroportuale, che comprendeva anche due piste terrestri e una fabbrica di aeromobili SAIMAN, s’intensificò fino al 1945 quando i tedeschi in ritirata ne distrussero le infrastrutture.
La mostra comprende foto in bianco e nero e a colori, in prevalenza inedite, provenienti dall’archivio storico dell’Aeronautica Militare e da collezioni private.
Le immagini, ricavate da un processo di scannerizzazione e rielaborazione digitale di documenti d’epoca, oltre a rappresentare l’attività operativa del trasporto aereo dal 1928 al 1945 sul litorale romano, sintetizzano le dinamiche industriali, culturali e artistiche di quel particolare periodo.
NB: Da un recente sondaggio svolto sul territorio del XIII° Municipio di Roma, risulta che il 98% degli intervistati identifica l’Idroscalo di Ostia unicamente come un’area di profondo degrado in relazione alla morte di Pasolini.
CHICAGO tuttora dedica a ITALO BALBO un viale nella zona centrale della città organizzando periodici eventi a ricordo della leggendaria impresa aviatoria italiana del 1933.
 
Si informa che durante la Mostra Fotografica, dal 18 al 27 gennaio, i visitatori avranno a disposizione un pannello dove possono esporre foto-documenti-informazioni relative al luogo e al periodo storico trattato. Inoltre verranno proposte iniziative culturali in memoria dei protagonisti e/o eventi: possibilmente dedicare un monumento, titolare una via, scrivere un romanzo.
 
 
 
 
 

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