COSA È ACCADUTO
Il 29 aprile scorso il primo modulo della nuova stazione spaziale della Repubblica Popolare Cinese (che dovrebbe diventare operativa nel 2022) era stato lanciato in orbita.
Non è insolito che frammenti di un lanciatore tornino sulla Terra a seguito di una missione, tuttavia, in questo caso, secondo alcuni scienziati i razzi della serie CZ-5B sono tra i più grandi mai lasciati rientrare nell'atmosfera in maniera incontrollata (circa 22 tonnellate e una lunghezza di 30 metri), come ha sottolineato anche l'Agenzia spaziale statunitense NASA in un recente comunicato stampa.
Venerdì 7 maggio la Protezione Civile Italiana, a seguito di una riunione con il comitato operativo, aveva diffuso un comunicato nel quale "si consigliava di stare lontani dalle finestre e porte vetrate e di segnalare eventuali avvistamenti alle autorità competenti". Grazie ai dati aggiornati dalle agenzie spaziali, poco dopo le quattro del mattino di oggi, domenica 9 maggio, il Dipartimento di Protezione Civile aveva annunciato che il passaggio del detrito spaziale sulla traiettoria che comprendeva parte del centro sud italiano si era verificato senza impatti.
LO SCATTO DA PALIDORO GRAZIE AL GRUPPO ASTROFILI
E in questi giorni, tantissimi appassionati di fotografia astronomica hanno colto l'occasione per immortalare le tracce del passaggio del lanciatore spaziale Lunga Marcia 5 (abbreviato LM-5 o CZ-5). Anche da Palidoro, nella zona nord del comune di Fiumicino, arriva uno scatto firmato dal Gruppo Astrofili.
"È stato difficilissimo riuscire a catturare qualche frammento del razzo cinese in rientro incontrollato, ma alle 02:35:39 (orario locale) ce l'abbiamo fatta!" commenta Giuseppe Conzo, presidente del Gruppo Astrofili Palidoro che la scorsa notte è riuscito a fotografare tra le stelle il rapido passaggio del razzo (nella foto è possibile notarlo in alto a sinistra). Un lavoro meticoloso, frutto di tanta pazienza ed esperienza.
"Ci sono stati due passaggi - prosegue Conzo - uno alle 1.05 e uno alle 2.35. In ogni caso è stato molto complicato perché il passaggio in cui si è reso visibile si trovava a 144 km di altezza e ciò vuol dire che aveva da poco iniziato l'ingresso in atmosfera".