La ricerca scientifica alla portata di tutti

Mercoledì, 20 Gennaio 2021 21:29

Autore: Fiumicino-Online

Quando la collaborazione tra astrofili porta a grandi risultati
 
di Alessandra Zauli

GUNVAG3 è il nome assegnato ad un sistema binario di stelle, censito da AAVSO (American Association of Variable Star Observers), nella costellazione di Auriga (distante più di 2100 anni luce da noi) scoperte dal gruppo Astrofili di Palidoro, in collaborazione con il gruppo astrofili “Galileo Galilei” di Tarquinia, l’osservatorio “Nastro verde” di Sorrento e l’Unione astrofili italiani.
 
Ma chi sono questi Astrofili? L’associazione Astrofili di Palidoro nasce, quasi per gioco, circa 4 anni fa; dopo aver notato un notevole interesse nei confronti dell’astronomia, un ingegnere di telecomunicazioni, Giuseppe Conzo, insieme ad altri, decide di dare vita ad un’associazione chiamata “Gruppo Astrofili Palidoro” che si occupi di divulgazione (attraverso eventi di osservazione pubblica e corsi di formazione) e si dedichi alla ricerca.
 
“A distanza di 4 anni dalla fondazione - ci racconta Giuseppe Conzo - l’associazione ora conta circa 215 soci; lo staff, prima composto da 5 elementi, è ora formato da un gruppo di 20 persone (foto pubblicata repertorio 2019) che cercano di coinvolgere il maggior numero possibile di amanti dell’astronomianell’osservazione e nello studio dell’universo”.
 
"Pian piano ci si rende conto che per studiare e comprendere meglio un fenomeno è preferibile coinvolgere più punti di osservazione dislocati in zone diverse d’Italia (in un raggio di superficie più ampio possibile); ciò consente di escludere falsi risultati, di osservare con maggiore continuità lo stesso fenomeno evitando anche eventuali condizioni metereologiche avverse presenti in una zona e di raccogliere molti più dati (poiché i punti di osservazione sono molteplici)".
 
E’ così che Giuseppe Conzo cerca ed ottiene la collaborazione del gruppo astrofili “Galileo Galilei” di Tarquinia, l’osservatorio “Nastro verde” di Sorrento e l’Unione Astrofili Italiani (in possesso del telescopio remoto, sito a Castiglione del Lago). Grazie ai dati raccolti insieme, confrontati ed elaborati, già nel dicembre 2019 scoprono il primo sistema binario di stelle denominato GUNVAG1 e nel marzo 2020 (in pieno lockdown), sempre nella costellazione Auriga, il secondo, nominato GUNVAG2 ed anch’esso riconosciuto a livello internazionale dall’AAVSO.
 
Felici delle scoperte ma ormai più coinvolti e curiosi di conoscere meglio i segreti del nostro universo, nell'ottobre 2020, sempre osservando e testando lo stesso campo stellare, notano un comportamento anomalo di una stella che, a differenza delle altre, presenta una luminosità variabile. Le stelle abitualmente hanno una luminosità costante e, dopo aver elaborato numerosi dati, averli studiati, rivisti e riletti, comprendono che in realtà le stelle sono due che ruotano una intorno all’altra e questo determina la loro luminosità variabile. Pubblicano la loro scoperta ed anche essa ottiene il riconoscimento internazionale dell’AAVSO e viene denominata GUNVAG3.
 
Il termine GUNVAG è l’acronimo dei gruppi coinvolti nella scoperta ed il numero indica il numero di scoperte effettuate.
GUNVAG3 ottiene anche l’interesse da parte dei media nazionali tanto da trasmettere un contributo su Rainews nel quale i nostri scienziati spiegano l’iter della loro scoperta.
 
“Questa è la testimonianza di come una passione possa far raggiungere grandi risultati, qualora venga portata avanti con passione ed impegno”.
 
Gli astrofili (esistono più di 300 associazioni) sono più numerosi degli astronomi di professione e sono per loro di grande supporto, costituiscono quello che può essere definito come un “esercito pacifico della scienza” (cit. Luca Orrù presidente dell’unione astrofili italiani).
 
Il Gruppo Astrofili di Palidoro continua, nonostante il periodo di grandi restrizioni, ad effettuare ricerca ma anche corsi on line per divulgare al maggior numero possibile di persone la conoscenza sull’astronomia, interessante scienza.
 
Guardare il cielo è sempre stato affascinante per gli esseri uman, come avrebbe detto Dante ”Uscimmo fuori a guardar le stelle” e ne vedremo, con grande onore, anche alcune scoperte dai nostri concittadini.
 
 
 


 
 
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