Lettera aperta al sindaco Esterino Montino e all'assessore Di Genesio Pagliuca

Martedì, 27 Agosto 2019 11:29

Autore: Fiumicino-Online

"Via Ignazio Zanini, Via Angelo Bovo e Via Carmine Buonocore" noi siamo sempre qui, in attesa e fiduciosi della sua promessa
Egregio Sindaco, circa un anno e due mesi fa, in piena campagna elettorale, lei diede inizio sotto il sollecito dei residenti a un'opera di pulizia e riqualificazione dell'area pubblica compresa tra Via Ignazio Zanini, Via Angelo Bovo e Via Carmine Buonocore. Per la prima volta dopo 8 anni di attese fu ripulita tutta l'area dagli scempi e dai lavori a destinazione pubblica mal eseguiti o mai compiuti da parte di una scellerata ditta costruttrice fallita, provvedendo anche alla riapertura di due strade di collegamento chiuse da fatiscenti bandoni di cantiere. 
 
In occasione di due visite Lei accompagnato dall'assessore Ezio Di Genesio Pagliuca, in presenza di molti cittadini, promise che avrebbe provveduto a dare esecuzione ai lavori di stesa dell'asfalto nelle strade suddette, e che il tutto sarebbe avvenuto nel giro di poche settimane, garantendo comunque prima delle elezioni. I cittadini della zona videro con grande entusiasmo e soddisfazione i primi lavori eseguiti, e la promessa dei lavori di asfaltatura nel breve periodo, abbracciando tutti il suo lo slogan elettorale "COMPLETIAMO L'OPERA". Anche il sottoscritto ne prese atto ringraziandola.
 
Un anno e due mesi sono trascorsi. Noi siamo sempre qui, in attesa e fiduciosi della sua promessa, le strade in questione nella maggior parte dei casi non hanno asfalto o hanno solo il fondo grezzo steso dalla ditta costruttrice ben 10 anni fa e ormai in stato di completo disfacimento.
 
Alcune settimane fa un tombino che fuoriesce dal manto stradale ha seriamente danneggiato l'auto di una malcapitata ragazza, incuneandosi sotto il pianale della sua auto ed entrando addirittura nell'abitacolo sotto i tappetini. La ragazza ha chiamato la Polizia Locale, ma l'intervento di messa in sicurezza si è concluso con le foto che allego. A seguire altre foto che danno l'idea della precarietà e dei rischi attualmente gravanti sugli abitanti e sui malcapitati fruitori. Nella sola tratta finale di Via Zanini sono presenti oltre 15 enormi buche.
 
Dio non voglia che qualche automobilista distratto o ignaro, finisca nelle buche delle quali allego sempre documentazione fotografica, o peggio ancora qualche bambino possa infortunarsi con la bicicletta, o qualche anziano inciampare e cadere perché la responsabilità sarebbe dell'amministrazione. Dio non voglia che il metodo di "messa in sicurezza" del tombino, per usare un eufemismo, sia causa di altri incidenti, persistendo questo al centro dell'intersezione stradale e di notte viene visto solo all'ultimo.
 
Con la presente le facciamo un appello pubblico affinché da indole sua e del suo vice sindaco Di Genesio Pagliuca onori l'impegno preso e rinviato ormai da troppo tempo.
 
Infine ma non per ultimo rendo nota una incresciosa situazione che si avvicina al paradosso. Alcuni abitanti della zona tra i quali il sottoscritto, sebbene assolvano regolarmente il pagamento delle tasse comunali, e quindi avrebbero diritto all'esecuzione di tutte le opere di urbanizzazione primaria e ai lavori di ordinaria manutenzione delle stesse, si sono organizzati da tempo per eseguire la pulizia di una delle aree verdi presenti in Via Ignazio Zanini, facendosi carico nuovamente degli oneri, affinché la persona da noi retribuita provveda al taglio e smaltimento degli sfalci. Ma qui subentra il paradosso, perché sebbene paghiamo per la seconda volta per un lavoro che dovrebbe esser a carico del Comune, questo ci viene impedito, giacché il conferimento degli sfalci è consentito solo con auto e non per furgoni e per un massimo di 5 sacchi e la tratta della quale ci prendiamo cura ad ogni taglio ne produce dai 12 ai 19 a seconda della stagione.
 
Delle due l'una: il comune si faccia carico del mantenimento delle aree verdi pubbliche come dovrebbe essere, ovvero consenta ai cittadini di buona volontà di poter conferire presso l'isola ecologica gli sfalci anche con un furgone del quale possiamo di volta in volta comunicare targa, nominativo e quantitativo, ove necessitasse, oppure concordi un ritiro sul posto senza costi ulteriori per i cittadini che già si fanno carico del costo di taglio e pulizia.
 
Per concludere e salutare il Sindaco ed il Vice Sindaco ricordo che sebbene Isola Sacra detenga nel Lazio il triste primato del rischio alluvionale, assieme alla Valle Reatina, le strade che ho citato dovendo ancora esser asfaltate potrebbero esser facilmente fornite di una rete di recupero delle acque meteoriche; che le stesse non hanno alcuna segnaletica in merito alla viabilità e che in Via Angelo Bovo l'illuminazione pubblica non è stata mai ultimata.
 
Con l'augurio che il rientro dalle vacanze veda l'amministrazione sempre più protesa alla soluzione dei problemi dei suoi cittadini auguro un buon lavoro in attesa fiducioso di risposte rapide e circostanziate.
 
Lettera inviata da: Giuseppe N.
 
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