Fiaccolata legalità: centinaia di cittadini in piazza Grassi
Questa sera, alle ore 18, nonostante il maltempo, centinaia di cittadini hanno partecipato alla "Fiaccolata della Legalità". Iniziativa nata dal volere di molte associazioni e comitati cittadini del territorio: Associazione 2punto11, Movimento per la Gente di Fiumicino, Donne in Azione per Fiumicino, Gente del Litorale, Cittadini per Fiumicino e Comitato Spontaneo Cittadini per la Legalità, che denunciano l'aumento vertiginoso della criminalità nel territorio
"Tirare fuori il senso di appartenenza al nostro territorio, un territorio allo sbando dove non ci sentiamo più sicuri - hanno gridato i cittadini - vogliamo un territorio dove poter vivere sereni e tranquilli. Noi ci teniamo alla nostra città e come semplici cittadini abbiamo deciso di partecipare a questa manifestazione".
Molte le donne presenti in piazza "Vogliamo più Forze dell'Ordine sul territorio. Oggi noi donne abbiamo paura non solo dentro casa, ma anche quando siamo nei negozi a fare spesa. Ci aspettavamo anche la presenza della maggioranza che ci governa, ma non abbiamo visto nessuno. Questa è una manifestazione fuori da qualsiasi colore politico, ma di noi semplici cittadini, che chiediamo la legalità"
Mauro Gonnelli "Stiamo vivendo un dato oggettivo di una recrudescenza enorme di azioni criminali. Ieri sera c'è stata l'ennesima rapina a mano armata ed è diventata una situazione insostenibile. Il problema risiede nel fatto che Fiumicino è cresciuta negli ultimi anni avendo il più alto incremento demografico nella regione Lazio, ma a fronte di questo aumento non si è registrato un incremento delle strutture di pubblica sicurezza e delle forze dell'ordine. Noi ci troviamo di notte, nel comune più esteso del Lazio, con una sola pattuglia che, se si trova a Passoscuro può intervenire difficilmente a Fiumicino. Il Governo e lo stesso Prefetto si debbono rendere conto che non siamo una periferia di Roma, ma un comune autonomo, che ha bisogno di servizi autonomi che si dedichino al controllo della nostra città".
Passeggiate della Legalità "Le passeggiate della legalità si sono svolte per tutti questi giorni con due obbiettivi - ha spiegato Gonnelli - il primo è stato quello di cercare di far comprendere ai malintenzionati che durante la notte c'erano molte auto che giravano illuminando la città, cercando di distoglierli. Il secondo obiettivo è quello di urlare un grido d'allarme sul territorio per indurre la prefettura stessa ad aumentare le forze dell'ordine. La prima sera che siamo partiti, con le passeggiate della legalità, su Fiumicino c'erano cinque pattuglie presenti, con dei rinforzi fatti arrivare da Roma su Fiumicino. Il rischio è quello che sospendendo questa attività qualcuno potrebbe indirizzare questo personale in altre situazioni. Noi siamo disposti a smettere immediatamente le passeggiate - ha affermato Gonnelli - però qualcuno deve prometterci che il numero degli aggregati su Fiumicino rimanga a disposizione della città, perchè così non possiamo proseguire. Se così non fosse noi siamo costretti a proseguire con le nostre azioni di protesta. Ci tengo a precisare che noi non stiamo lottando contro le forze dell'ordine, anzi al contrario noi vogliamo che abbiano gli uomini ed i mezzi necessari per svolgere il loro servizio. All'amministrazione locale io direi che dobbiamo ragionare in modo compatto perchè da questo punto di vista non esiste una maggioranza o una minoranza, ma un problema oggettivo e la gente ci chiede di non dividerci di fronte a questo problema".
Mauro Masilli coordinatore del Movimento Civico Cittadini per Fiumicino "Anche noi abbiamo aderito a questa sensibilizzazione territoriale sulla legalità, perchè ci sembra giusto essere presenti a tutte le problematiche del territorio. Di fronte a questi problemi non esistono colori politici, ma una volonta di dare una maggior sicurezza ai cittadini"
Vincenzo D'Intino portavoce Associzione 2punto11 "Sarebbe opportuno procedere alla ricostruzione del tessuto sociale per dare nuove opportunità di lavoro ai giovani, perchè secondo noi la microcriminalità nasce anche dal forte disagio sociale, perchè i giovani non hanno lavoro, non hanno un punto di ritrovo sociale per fare aggregazione per fare uno scambio culturale. Per concludere vorrei dire che ci dispiace per l'assenza delle istituzioni locali, con in testa il Sindaco".
Matteo Fasano