di Dario Nottola
L'operazione decoro sul Tevere va avanti secondo la tabella di marcia. Infatti questa mattina a Fiumicino la rimozione di un altro relitto semiaffondato che giaceva pericolosamente nel fiume.
L'operazione, coordinata dalla Capitaneria di Porto, sotto la direzione del Comandante Filippo Marini, con la collaborazione del Comune di Fiumicino, è servita ad eliminare un'imbarcazione di circa 18 metri e 10 tonnellate di peso. È il secondo intervento nel giro di una settimana e che rientra in un programma più vasto che punta a ripulire il fiume dalle imbarcazioni abbandonate e affondate che rappresentano un pericolo per la navigazione oltre che una minaccia per l'ambiente. Viene così rispettato il cronoprogramma, con il quarto intervento di rimozione sul Tevere tra Roma e Fiumicino, che punta all'eliminazione di un totale di 22 relitti. Sul posto, oltre al Comandante Marini, il vice sindaco Ezio di Genesio Pagliuca.
"Si tratta di interventi molto importanti, in questo modo si tutela non solo il fiume dal punto di vista ambientale, ma anche i diportisti e le imbarcazioni commerciali che navigano sul fiume - ha detto Di Genesio Pagliuca - non va sottovalutato, poi, l'aspetto idraulico perchè i relitti affondati e abbandonati sono di ostacolo al normale deflusso delle acque, specialmente quando il fiume si ingrossa a seguito di piogge abbondanti. Non ultimo, procedere a queste operazioni è un gesto di rispetto per il nostro fiume che in questo modo ne giova anche dal punto di vista paesaggistico".
Le operazioni, con oneri a totale carico della proprietà dello scafo e già destinataria dei prescritti provvedimenti di legge, sono svolte da una ditta specializzata secondo un piano di recupero preventivamebte autorizzato dalla Capitaneria, per garantire il mantenimento dei massimi standars di salvaguardia ambientale e di tutela della navigazione.