Fiumicino, la Madonna di Loreto arriva in aeroporto

Giovedì, 09 Gennaio 2020 19:57

Autore: Erica Fasano

Durante la celebrazione, firmato il "Patto Adr-Caritas", attraverso il quale, lo scalo si impegna ad assicurare assistenza alle persone senza fissa dimora.
di Rosanna Somma

Questo pomeriggio, poco dopo le ore 16, la Madonna di Loreto è atterrata al Terminal 1 dell'Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci.

Quella di Fiumicino è la terza tappa, su 20 soste, che la santa statua ha percorso durante il suo pellegrinaggio in occasione del Giubileo Lauretano che si concluderà il prossimo 10 dicembre. La Madonna, infatti, arriverà in tutti gli scali aeroportuali del nostro Paese.

L'arrivo in aeroporto è stato accolto alla presenza delle massime cariche delle forze di polizia e delle forze armate, dagli esponenti Adr e Alitalia, tra i quali l'amministratore delegato Adr Ugo De Carolis; il direttore Airport management Adr, Ivan Bassato; dal direttore Enac, Patrizia Terluzzi e dal direttore della Caritas nazionale, Don Francesco Soddu. A rappresentare le Istituzioni del comune di Fiumicino presenti, tra gli altri, il vicesindaco Ezio Di Ginesio Pagliuca.

La Madonna, dopo essere atterrata con un volo Alitalia, è stata condotta nella cappella del Terminal 3, nella quale il vescovo Don Gino Reali ha celebrato una messa in suo onore e rivolto una preghiera per tutti i viaggiatori e gli aeronautici. Durante la celebrazione, inoltre, è stato firmato il "Patto Adr-Caritas", attraverso il quale, lo scalo si impegna ad assicurare assistenza alle persone senza fissa dimora. Il protocollo è stato rinnovato per il terzo anno consecutivo.

La statuetta rimarrà esposta all'interno della piccola chiesa aeroportuale fino al 28 gennaio, in seguito proseguirà il suo viaggio verso l'aeroporto di Cagliari. Terminati gli scali italiani, la Madonna di Loreto verrà spostata nei maggiori scali aeroportuali internazionali.

LA STORIA DELLE CINQUE TRASLAZIONI ANGELICHE

La casa della Madonna, da Nazareth, in "volo" verso Loreto. Il prodigio sarebbe iniziato intorno all'anno 1291, tempo delle Crociate arrivate per liberare Nazareth e tutta la Palestina caduta sotto il dominio dei Turchi.
La storia è stata raccontata, in una "cronaca" del 1465, da Pier Giorgio di Tolomei, detto il Teramano, il quale avrebbe scoperto una vecchia ‘tabula’ consumata, risalente al 1300, nella quale veniva narrato il miracolo.
Si racconta che gli Angeli fossero intervenuti "traslando" le tre mura perimetrali della santa casa di Nazareth e, portandola in volo, l'avessero condotta in Italia.

"In detta casa nacque la Vergine Maria, qui fu allevata e poi dall’ Angelo Gabriele salutata; e finalmente nella stessa camera nutrì Gesù Cristo suo figliuolo. Quindi gli apostoli e discepoli consacrarono quella camera in chiesa, ivi celebrando i divini misteri.

Ma dopo che quel popolo di Galilea e di Nazareth abbandonò la fede in Cristo e accettò la fede di Maometto, allora gli Angeli levarono dal suo posto la predetta chiesa e la trasportarono nella Schiavonia, posandola presso un castello chiamato Fiume (1291).

Ma lì non fu affatto onorata come si conveniva alla Vergine.

Perciò da quel luogo la tolsero nuovamente gli Angeli e la portarono attraverso il mare, nel territorio di Recanati (1294) e la posero in una selva di cui era padrona una gentildonna chiamata Loreta; da qui prese il nome la chiesa: Santa Maria di Loreta”.

LA CASA quindi, il 10 maggio del 1291, arrivò prima a Tersatto, nei pressi della città di Fiume (ora territorio della Croazia), in seguito - "3 anni e 7 mesi dopo" - gli Angeli la trasferirono sempre in volo nei pressi di Ancona, dove oggi sorge la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora.

La santa casa restò in quel luogo per 9 mesi, fino al ritorno degli Angeli che la spostarono nuovamente in volo, posandola nei pressi di Porto Recanati. Il luogo, però, era troppo vicino al mare ed esposto alle invasioni turche, oltre ai saccheggi dei quali erano vittime i pellegrini. Dopo 5 circa cinque anni, nella notte tra il nove e dieci dicembre 1296, la santa dimora fu posta sul monte Prodo, un luogo ricoperto da lauri (dal latino laus, Loreto).

Da circa 700 anni, la città di Loreto, quindi, attrae migliaia di fedeli in visita alla casa di Maria, dove, ancora fanciulla, avrebbe ricevuto l'annuncio dell'Arcangelo Gabriele. In seguito, le stesse mura, avrebbero "visto" Gesù crescere. Intorno alle mura della santa dimora, fu costruita una basilica, su progetto del Bramante: un capolavoro di architettura che domina tutto il monte. Inoltre, assecondando il desiderio manifestato dai piloti della Prima guerra mondiale, papa Benedetto XV proclamò la Madonna di Loreto patrona di tutti gli aviatori. A partire dal 28 marzo 1923, a seguito dell'istituzione dell'Aeronautica militare come Forza armata, la Vergine venne proclamata Patrona degli aeronautici.

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Pubblicato in Cronaca