Darsena: a distanza di giorni peggiorano, a vista d'occhio, le condizioni

Mercoledì, 24 Giugno 2020 10:37

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Dal precedente reportage di cronaca e fotografico nessun intervento di pulizia e ripristino del decoro

di Dario Nottola
 
A distanza di giorni peggiorano, a vista d'occhio, le condizioni della Darsena portuale di Fiumicino, che ospita decine di barche da diporto ed i mezzi navali della Capitaneria di Porto, alle prese, con gli accumuli di rifiuti trasportati dalla corrente del Tevere.
 
Canne, tronchi, bottigliette e cassette di plastica, polistirolo, detriti, qualche carcassa di pesce, residua della recente moria che ha caratterizzato il corso del fiume nella Capitale, si annidano, in gran numero, negli angoli e lungo gli ormeggi dello specchio d'acqueo: oltre a non rappresentare un bel biglietto da visita, rischiano di essere di ostacolo e pericolo per la navigazione per le stesse imbarcazioni.
 
"Una problematica che si ripresenta ciclicamente e che, sinora, nessuna soluzione tecnica o innovativa, proposta dall'Autorità Portuale, è riuscita ad arginare", spiega un proprietario di una barca. La nota di bellezza continua invece ad essere rappresentata dalla presenza di una famigliola di cigni che, da tempo, hanno scelto la Darsena ed il porto canale come "residenza", e che sono oggetto di foto ricordo da parte dei visitatori.
 
"Da qualche anno l'Autorità portuale si è intestardita a voler gestire da sola la darsena, che è di loro proprietà e competenza, ma il risultato ricade sull'immagine del Comune che, però, non ha alcun potere su questo. Vogliamo parlare davvero di sburocratizzazione? Cominciamo da queste cose e evitiamo le paralisi che compromettono il funzionamento delle città", commenta il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.
 
 
 
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Pubblicato in Cronaca
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