Cosa ne sarà del vecchio Faro e dei Bilancioni? Un evento circondato da grande mistero

Lunedì, 29 Novembre 2021 11:37

Autore: Fiumicino-Online

L'unica cosa certa è che l’intera area è stata aggiudicata, in asta, in maniera provvisoria
 
di Alessandra Zauli

Abbiamo appreso dai giornali e dai media che il 19 ottobre scorso, dopo una serie di sedute andate deserte, l’intera area è stata aggiudicata, in asta, in maniera provvisoria e circolano voci che sia il colosso Royal Caribbean che la renderà punto di attracco per le navi da crociera e che, molto probabilmente, lì sorgerà il nuovo porto turistico del quale sentiamo parlare da circa 20 anni ma, tranne un paio di ruspe abbandonate sulla spiaggia, non sappiamo molto altro.
 
Qui inizia la perplessità. Dall’Amministrazione Comunale riferiscono che, al momento, l’unica comunicazione in tal senso è avvenuta da parte del curatore fallimentare che si occupa dell’area, che ha comunicato l’avvenuta aggiudicazione provvisoria, e che sono in attesa della formalizzazione di tutti gli atti che arriveranno a seguire, al termine dell’iter di verifica che verrà portato avanti dal curatore stesso e convalidato dal tribunale.
 
Dall’opposizione arriva, a gran voce, una richiesta di chiarezza a tal riguardo, considerata l’importanza l’asta sembra avvenuta in sordina, quasi a non voler dare nell’occhio per non suscitare scalpore e d evitare critiche. Un evento circondato da grande mistero. E' stato chiesto anche un Consiglio Comunale straordinario per poterne discutere in assemblea.
 
Noi ne abbiamo voluto parlare con Emiliano del Collettivo No Porto, che da anni si batte per la salvaguardia del Faro, dei Bilancioni e dell’intera area adiacente, promuovendo dibattiti e accogliendo ragazzi, con i quali svolgono attività. Un grande porto turistico, possibilità di impiego per tanti e tante giovani del nostro territorio, sviluppo urbanistico dell’area? Da loro arriva un NO ripetuto e gridato con tutto il fiato del quale sono a disposizione.
 
Allora proviamo a riflettere, è dimostrato che il turismo “crocieristico” non porta grande vantaggio al porto di base dove arriverebbero grandi navi, i turisti scenderebbero, andrebbero in gita per poi salire di nuovo sulla nave, non certo visitando Fiumicino e, comunque il punto focale della questione è questo: cosa ne sarebbe del mare, della spiaggia, del suo ecosistema, dell’intera area? Per attraccare le navi da crociera immaginiamo sia necessario un fondale di una certa altezza il che, forse, renderebbe necessario sbancare una quantità di sabbia tale da distruggere e devastare l’intero ecosistema.
 
Il Faro ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un luogo magico, incantato, che ha visto il passaggio di tutti coloro che sono nati e cresciuti a Fiumicino e non solo. Lì abbiamo passeggiato, dato i primi baci, festeggiato con gli amici, imparato a nuotare. Si può dire che non sei di Fiumicino se non hai mai fatto un tuffo dai bilancioni. Ogni anno il faro ed i bilancioni diventano set cinematografico per numerosi film e video musicali.

Ognuno di noi ha fantasticato almeno cento volte su come avrebbe riqualificato l’area, ristrutturando il vecchio faro, rendendolo una scuola di vela, un polo culturale, un ristorante, un b&b. Sono stati presentati decine di progetti, mai presi in considerazione.
 
Viviamo in un’epoca nella quale, le ragioni del denaro prevalgono sul sociale, sulla salvaguardia del pianeta, un’epoca nella quale non si pensa a rendere la terra un posto migliore nel quale vivere, ma ad accumulare più denaro possibile, a costo di cementificare tutto a discapito di tutti quei luoghi che il mondo lo rendono migliore.
 
Ben venga allora una ristrutturazione del luogo, una sua valorizzazione, purché sia del tutto conservativa, lì dove sono 4 bilancioni diroccati e mezzi dismessi, che vengano ripristinati, e ne vengano costruiti altri, che possa diventare sede di una scuola di vela, dove i ragazzi e le ragazze, invece di aggregarsi in luoghi discutibili, imparino l’amore per il mare, per la natura e per la sua salvaguardia.
 
Il mare è il cuore del nostro territorio, al Faro vengano aperti la sede degli scout nautici, un liceo nautico, un ristorante gestito insieme agi alunni del liceo alberghiero, che diventi un luogo dove poter svolgere manifestazioni musicali. Un luogo dove poter continuare a diventare ESSERI liberi, che amano la natura, la preservano e la difendono dall’attacco del cemento e del guadagno a tutti i costi. Che non diventi un luogo che non c’è più e che i nostri nipoti possano vedere soltanto su una cartolina sbiadita dai colori del tempo.
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Pubblicato in Cronaca