La Portuense a due ruote: alla scoperta della pista ciclabile di Fiumicino, tra natura e storia a due passi dalla città

Sabato, 18 Gennaio 2020 17:06

Autore: Fiumicino-Online

A due passi dal centro abitato di Fiumicino paese ci si ritrova immersi nel verde, lontani dal traffico a dalla frenesia, avvolti da un silenzio rigenerante.

di Francesca Ponziani

Sulla via Portuense a Fiumicino appena subito dopo l'entrata dell'area archeologica di Portus inizia il nuovo collegamento ciclabile che arriva a 2 due chilometri da Roma. Una grande soddisfazione è stata per il Sindaco Esterino Montino lo stanziamento da parte della Regione Lazio di 4 milioni per realizzare la pista ciclabile da Fiumicino a Roma.

LA PISTA CICLABILE REALIZZATA SULL'ARGINE DEL TEVERE di competenza del comune di Fiumicino arriva fino a Parco Leonardo. I cittadini di Fiumicino paese possono raggiungerla tramite il tratto di marciapiede di via Portuense oppure, per chi viene da fuori, è possibile arrivare in macchina e parcheggiare gratuitamente nell'area di fronte il cimitero comunale. Da qui inizia il tratto più bello, quello che costeggia le mura dell'Episcopio di Porto, chiamato anche Castello di Porto con il suo caratteristico borgo medievale fortificato. La pista in questo tratto è ben tenuta e piacevole da percorrere anche a piedi, in pattini o con qualsiasi altro mezzo purché sia ecologico. 

A due passi dal centro abitato di Fiumicino paese ci si ritrova immersi nel verde, lontani dal traffico a dalla frenesia, avvolti da un silenzio rigenerante. Da un lato sulle sponde del Tevere si possono ammirare le specie vegetali che crescono spontaneamente come i pioppi bianchi e le canne palustri. Dall'altro lato si apre un orizzonte di campagna in cui ci si può perdere in un dialogo con la natura che restituisce benessere a qualunque interlocutore. 

Inoltre ancora sono tante le specie di animali che vivono sulle sponde del Tevere. Durante la pedalata è possibile vedere vari uccelli acquatici come aironi cenerini, garzette, nitticore, oppure incontrare animali come la volpe l'istrice o la classica nutria

PERCORRENDO QUESTO TRATTO DI PISTA FATTIBILE IN MENO DI UN ORA, gli amanti delle due ruote dialogano col fiume e le sue memorie, si riappropriano di un'antica relazione col Tevere andata perduta nei tempi moderni e che ora è possibile ristabilire grazie alla rigenerazione del territorio fluviale che restituisce alla comunità uno spazio geografico che gli appartiene da millenni. 

La passeggiata a contatto col fiume è un'esperienza che tutti dovrebbero fare, non solo ciclisti abituali, anche per preservare l'integrità del percorso che appena nato già presenta alcuni segni di cedimento per la scarsa manutenzione. Nella parte di Parco Leonardo la staccionata in legno lungo la pista è crollata, forse per le intemperie oppure per un atto vandalico e ci sono alcuni punti sulla pista sgretolati che potrebbero essere pericolosi per chi l'attraversa in velocità.  Di questo ne deve tener conto l'assessorato ai lavori pubblici che esprime grande sensibilità per la bonifica di un'area bellissima del territorio.

L'esperienza dello sport su due ruote all'aria aperta permette di riconnettersi con l'ambiente attraversato dal fiume, è una buona pratica da diffondere e consolidare tra le persone che ricercano un'esperienza ricreativa gratificante per il corpo e per lo spirito. Non solo per trarne un beneficio individuale, ma anche per contribuire con le buone pratiche al rispetto dell'ambiente.

 

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Pubblicato in Attualità