Autoemoteca CRI a Parco Leonardo: una mattina all'insegna del dono

Martedì, 07 Aprile 2020 21:02

Autore: Rosanna Somma

“Perché donare il sangue è un atto d'amore”: il racconto dell’inviata Rosanna Somma
Questa mattina, nell'area pedonale di Parco Leonardo, l'autoemoteca della CRI si è 'riempita' di solidarietà. È stata una mattinata all'insegna del dono più prezioso: il sangue, che rappresenta vita, speranza, rinascita.

Ad accogliere i generosi residenti, i volontari della Croce Rossa Italiana ed il medico di bordo.

Nel rispetto di tutte le norme di protezione e distanziamento sociale, a causa del Covid-19, cittadini silenziosi sono saliti a bordo del mezzo compiendo un grande atto di amore verso il prossimo.

Il gesto non ha richiesto particolari sforzi, ed è stato semplice anche per me che ho la fobia degli aghi. Per prima cosa ho dovuto compilare due moduli, nei quali venivano richieste informazioni riguardo allo stato di salute.

È importante aver fatto una sana colazione, senza il consumo di latte.

Per i fumatori, non ci sono controindicazioni, a patto che non si fumi prima di donare, in quanto il sangue potrebbe perdere in ossigenazione.

E dopo la parte 'burocratica' ed una breve visita con il medico, ero pronta per la donazione.

E mentre ero sdraiata sul lettino, la consapevolezza di poter essere utile a qualcuno, ha fatto trascorrere velocemente i sei minuti necessari al riempimento della sacca. Infatti, una dei volontari, mi ha spiegato che il tempo utile varia dai cinque ai dieci minuti. E poi, finito tutto, sono uscita con il sorriso e con un senso di utilità ed appagamento, pensando che nel mio piccolo e senza sforzi, ho potuto esser d'utilità a qualcuno.

Si, perché donare il sangue è un atto d'amore: è vitale per chi lo riceve, ma è un'esperienza di arricchimento per chi la compie.
 
 
 
 


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