Museo delle Navi

Martedì, 21 Novembre 2017 18:07

Autore: Laura Fasano

Esposti i resti di cinque imbarcazioni, databili dal II al V secolo d.C.

Nel Museo delle Navi, sito presso l'aeroporto internazionale di Fiumicino "Leonardo da Vinci", sono esposti i resti di cinque imbarcazioni, databili dal II al V secolo d.C., più i frammenti delle fiancate di altre due imbarcazioni.
I relitti furono riportati in luce tra il 1958 ed il 1965, durante i lavori di costruzione dell’Aeroporto.
Delle imbarcazioni si conservano soltanto le strutture del fondo che, ricoperte dai sedimenti marini, hanno resistito all’azione distruttrice dell’acqua, della flora e della fauna marine.
 
Le imbarcazioni erano collocate all’interno del porto fatto costruire dall’imperatore Claudio nel I sec.d.C., in un’ area compresa tra il luogo di costruzione del museo e i resti del molo settentrionale del bacino portuale. In tale area, collocata in posizione marginale e soggetta ad insabbiamento, si trovava un vero e proprio “cimitero navale” dove venivano abbandonate le imbarcazioni troppo malridotte per prestare ancora servizio.
 
Delle cinque navi meglio conservate, due sono identificabili con le naves caudicariae note dalle fonti antiche. Le caudicarie, sorta di grosse chiatte fluviali, erano impiegate per il trasporto delle merci dal porto marittimo ai porti fluviali di Roma. Queste chiatte, prive di vele, erano trainate mediante funi da uomini ( gli helciarii citati dalle fonti classiche) o da buoi che procedevano sulla riva del Tevere. Questo sistema di propulsione, chiamato alaggio, fu utilizzato fino alla fine del XIX secolo.  All’interno del museo sono esposti anche numerosi oggetti legati alla vita e alle attrezzature di bordo nonché alle tipologie dei materiali che, trasportati via mare, giungevano al porto di Roma, come anfore, marmi ed altro materiale.
 
 
 
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Pubblicato in Speciale Turismo
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