Fiumicino: un mare di storia

Lunedì, 09 Febbraio 2015 15:15

Autore: Laura Fasano

L’area archeologica di Porto

di Dania Polletta

Porto, ovvero Portus, era anticamente l’agglomerato urbano situato a nord di Ostia, sulla riva destra del Tevere, sul litorale tirrenico. Era l’antico porto di Roma; oggi si trova nel comune di Fiumicino.
 
Il primo porto di Roma fu quello fluviale alla foce del Tevere di Ostia. Successivamente, l’imperatore Claudio decise di costruire un nuovo porto su un’area di 70 ettari situata 4 km a nord di Ostia, dal nome Portus, dotato di due moli aggettanti sul mar Tirreno, con un’isola artificiale ed un faro.
 
Il porto, terminato sotto il principato di Nerone, inaugurato nel 64 d.C., presentava diversi vantaggi rispetto ad Ostia, era infatti marittimo, non fluviale, collegato tramite un canale al Tevere, e di conseguenza a Roma. Inoltre era protetto dai venti di sud-ovest. L’imperatore Nerone lo soprannominò PortusAugusti.
 
Questo non bastava, infatti, il nuovo porto era comunque troppo esposto alle tempeste, il suo mantenimento risultava estremamente costoso, e Roma necessitava sempre maggiori rifornimenti. Per questi motivi, l’imperatore Traiano incaricò Apollodoro di Damasco di costruire un nuovo porto artificiale, il porto di Traiano, che doveva essere più funzionale e collocato più internamente rispetto a quello di Claudio. Dopo ben 12 anni di lavoro il risultato fu: un bacino esagonale con i lati di 358 m e profondo 5 m, dotato di un ulteriore canale che lo collegava al Tevere in modo da facilitare il trasferimento delle merci a Roma. Il collegamento ad Ostia, invece, era assicurato da una strada a due corsie.
 
All’interno del PortusTraiani furono costruiti anche magazzini e depositi per permettere una migliore conservazione delle derrate alimentari. Un faro, costituito da una serie di dadi sovrapposti, si trovava sul molo destro del canale di imbocco al bacino portuale. Sul lato a nord dell’esagono si innalzava una colossale statua dell’imperatore Traiano ed un grande edificio di rappresentanza con terme, un piccolo teatro privato ed un tempietto dedicato ad Ercole.
 
Oggi appare ben conservato, presenta un’enorme vasca esagonale attorno alla quale possiamo osservare ancora le strutture di servizio, in particolare i magazzini per lo stoccaggio delle merci, preceduti da portici, resti delle paratoie e delle banchine di ormeggio.
 
L’impianto antico di Portus, dista ora circa 3 km dalla costa e si trova stretto tra le infrastrutture dell’Aeroporto e la rete stradale e autostradale. In questo contesto, dove l’urbanizzazione si espande a vista d’occhio, quest’area archeologica si presenta come una vera e propria oasi.
L’area pubblica comprende 32 ettari, quindi solo una parte dell’insediamento di Portus; il bacino esagonale di Traiano e i resti delle strutture di stoccaggio sono di proprietà privata.
 
Il sito è aperto dalle 9.30 alle 13.00 il primo sabato e l’ultima domenica di ogni mese ma è necessario prenotare la visita al numero del Museo delle Navi Romane.
Visitare il sito in giorni diversi da quelli indicati è possibile contattando precedentemente il personale di vigilanza. L’ingresso è gratuito.
 
 
 
 
 
 
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Pubblicato in Speciale Turismo
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