I tè cinesi: ecco a voi i re del tè!

Giovedì, 18 Luglio 2019 16:20

Autore: Massimo De Vellis

Quando si parla di tè il pensiero va immediatamente all'Inghilterra, alle cinque del pomeriggio, o alle colonie indiane della Gran Bretagna. Eppure il vero culto del tè, e la sua venerazione oltre che la cura e la grande varietà della pianta da cui esso è ricavato, si trovano in Cina. È qui infatti che nasce il cerimoniale del tè, profondamente diverso da quello giapponese o europeo, e la storia di questa bevanda la si fa risalire a millenni fa! I tè cinesi, oltre che essere i più antichi, sono però anche di diverse varietà. Scopriamole tutte, allora, e diamo uno sguardo alle loro diverse caratteristiche.

Sette tipi di tè, ognuno dalle caratteristiche inconfondibili

I principali tè cinesi possono essere raggruppati in sette tipologie: tè verdi, tè bianchi, tè neri, tè gialli, tè oolong, tè ai fiori, tè pu'er. Ognuno di loro presenta delle caratteristiche che li rendono inconfondibili gli uni dagli altri. Cominciamo con quelli più puri e salutari: il tè bianco ed il tè verde.

Il tè bianco, raro ed aristocratico, costituito dalle gemme e le prime infiorescenze della Camellia Sinensis, non viene praticamente sottoposto ad alcun trattamento se non ad un leggero riscaldamento al sole. Ricchissimo di antiossidanti, viene considerato un ottimo rimedio antiage.

Anche il tè verde è molto ricco di antiossidanti ma, a differenza del tè bianco, dopo l'essiccazione al sole, le sue foglioline (diverse da quelle del tè bianco) vengono "fritte" lievemente, conferendogli quel suo gusto tipico particolarmente apprezzato e impedendo ad alcuni enzimi di alterarne le qualità.

C'è poi il tè nero, che in realtà in Cina viene chiamato tè rosso, ed è quello più scuro di tutti poiché viene essiccato al sole, tostato ed ossidato. Il suo gusto è molto forte ed è la tipologia che presenta una maggiore quantità di caffeina. Il suo aroma può rimanere inalterato per anni. 

Il tè giallo è invece un tè rarissimo e per alcuni è forse addirittura più salutare del tè verde e del tè bianco. Il suo colore è dovuto ad un maggior tempo di permanenza delle foglioline al sole rispetto al tè bianco, quindi leggermente ossidato.

Un'altra varietà di tè importante in Cina è il tè Oolong, o tè verde azzurro. Si tratta di un tè semi fermentato, a metà strada tra il verde e il nero, con le foglie verdi dai bordi rossi che vengono prima fritte e poi tostate. A dispetto del suo gusto leggero è molto carico di caffeina, quindi va bevuto con moderazione.

Ma i tè della Cina più belli - oltre che buoni - sono senz'altro i tè ai fiori: fiori come crisantemi, gelsomini, fior di loto ecc. vengono legati a tè verdi o bianchi, lavorati in modo da farli stare in una pallina o un sacchetto e poi creare un bellissimo fiore una volta sciolto in acqua. Sono legati anche all'aspetto artistico della cerimonia del tè. Distinti dai tè ai fiori ci sono poi i tè profumati, aromatizzati con petali di fiori.

Ultimo, ma non certo per importanza, è il tè Pu'er. In Occidente questo tè viene conosciuto come rosso, a causa del suo colore tipico dovuto ad un particolare processo di fermentazione, dopo l'essicazione. Le foglie vengono poi ridotte a "panetti" pressati. Una curiosità sul Pu'er: può essere paragonato ad un buon vino rosso. Più invecchia infatti e più aumenta il suo valore. Certo è che il gusto di questo tè è davvero unico, anche se non piace a tutti, poiché ricorda l'humus e il legno. Segno ulteriore della specialità dei tè cinesi, che possono essere considerati i re dei tè.

Grazie al mercato globale e all'elevato gradimento del tè riscontrato ormai da centinaia d'anni in tutto il mondo - Occidente compreso - è davvero semplice immergersi in questo incredibile mondo di gusti e profumi, e allora perché non provare ad acquistare almeno una di queste meravigliose varietà in un negozio erboristico o in un e-commerce specializzato in tisane e tè?

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