Tariffa TD per l’energia elettrica: la novità per il conteggio delle bollette

Venerdì, 20 Aprile 2018 15:08

Autore: Massimo De Vellis

Con il nuovo sistema di conteggio delle bollette della luce, in vigore dal 1° gennaio 2018, si è verificata una situazione particolare. La nuova tariffa TD che è stata introdotta per i servizi di rete, nelle tariffe dell’energia elettrica domestiche, ha portato ad un possibile risparmio di circa 100 euro sulla bolletta della luce.

Questa eventualità però si verificherà solo per chi fa registrare un consumo elettrico molto alto. Di fatto si tratta di un incentivo per spingere all’utilizzo più massiccio dell’energia elettrica rispetto al gas, visto che il costo in bolletta non verrà determinato dalla potenza impegnata.

Questo provvedimento è stato preso per uniformarsi alle direttive dell’Unione Europea, che secondo gli accordi dovrebbe portare in maniera proporzionale ad un risparmio maggiore. Ma sarà realmente così per tutti? Vediamo nello specifico cosa è cambiato con queste nuove disposizioni.

La nuova tariffa TD: cos’è è com’è strutturata

In passato la tariffazione domestica veniva divisa in D2 per i residenti e D3 per utenti non residenti, ma con l’introduzione della tariffa TD il consumo è l’unico parametro che viene conteggiato, a prescindere dalla potenza impiegata.

Questo ha portato all’introduzione di due diverse voci in bolletta:

  • La prima riguarda il costo del trasporto di energia, che rimarrà immutato per tutti poiché non farà più riferimento alla potenza;
  • La seconda invece riguarda il costo degli oneri di sistema. Ed è proprio questo parametro che cambia rispetto alle singole esigenze di consumo di ogni cliente.

La prima differenza anche qui è tra residenti e non residenti: i primi avranno i corrispettivi applicati alla quota energia, mentre i secondi avranno la divisione in bolletta tra la quota fissa e la quota relativa all’energia.

Inoltre la tariffa TD sostituisce anche la D1, vale a dire quella tariffa riservata ai clienti che utilizzano una pompa di calore per il riscaldamento o il raffreddamento del proprio impianto.

L’effettivo risparmio in bolletta: come stimarlo

Con questo nuovo sistema, dicevamo, era stato stimato un risparmio di circa 100 euro annui in bolletta. Ma questa stima deve fare i conti con la novità relativa ai costi per il trasporto dell’energia, che non sono uguali per tutti. Con la tariffa TD si applica un sistema di conteggio progressivo dei costi, che variano in base al consumo.

La differenza rispetto al passato, nella struttura di conteggio progressiva, risulta sostanziale. Nel passato il conteggio progressivo veniva delineato come un maggiore consumo a cui faceva seguito un maggiore spreco di energia.

Adesso invece c’è quasi un incentivo ad un maggior consumi, sia per un discorso di efficienza energetica maggiore che per un possibile risparmio in bolletta. Questo perché il sovrapprezzo non viene più apposto sulla potenza necessaria a produrre energia, ma solo sull’effettiva energia consumata.

In generale viene premiato il maggior utilizzo del sistema di energia elettrica a fronte del consumo di gas. Per sfruttare a pieno questa nuova tariffa sembra quindi necessario ridurre il più possibile i consumi derivanti da impianti a gas per favorire quelli che vengono alimentati da energia elettrica.

Per farlo, ad esempio, si potrebbe cominciare utilizzando le pompe di calore per il riscaldamento al posto dei tradizionali termosifoni, mentre per cucinare l’idea migliore potrebbe essere quella di fare affidamento al piano ad induzione in sostituzione del più canonico piano cottura a gas.

Un altro utile consiglio è quello di utilizzare uno scaldabagno a pompa di calore per la produzione di acqua calda: in commercio ci sono diversi modelli che permettono di avere un buon accumulo di acqua senza consumare eccessivamente. In questo modo si può giungere ad un risparmio notevole in bolletta, sfruttando al massimo le disposizioni previste dalla nuova tariffa TD.

Vota questo articolo
(0 Voti)
Pubblicato in Sapevi che...