Salone del libro di Torino: un grande appuntamento culturale che si ripete ogni anno

Venerdì, 09 Marzo 2018 10:41

Autore: Massimo De Vellis

L’Italia si caratterizza senz’altro per la sua forte connotazione culturale che ha una tradizione millenaria. Spesso ci si chiede come mai il nostro Paese non “spinga” maggiormente su questo aspetto, destinando più spazi e risorse a questo settore. Un’osservazione pertinente, che però talvolta rischia di sminuire l’enorme portata di alcuni eventi di grande pregio che custodiamo ancora gelosamente nel Belpaese.

Tra questi spicca senza dubbio il Salone del Libro di Torino, una rassegna annuale che dà lustro e visibilità a tutto l’apparato artistico-culturale italiano.

Si tratta della più grande fiera d’Italia per quanto riguarda l’editoria, e si svolge al Centro Congressi Lingotto Fiere di Torino tutti gli anni nel mese di Maggio.

Dati e numeri dell’evento

Il Salone Internazionale del Libro di Torino è una manifestazione in grande ascesa nel panorama culturale non solo italiano ma anche europeo. Basta citare qualche numero per rendersi conto della portata dell’evento nel suo complesso.

Si è passati dai 553 espositori del 1988, con una partecipazione di circa 10mila persone, ai 143.815 visitatori con 1200 espositori dello scorso anno. Numeri che certificano la bontà del lavoro svolto e la grandezza di un evento che ogni anno cerca di arricchirsi di nuove curiosità e iniziative.

Il 2017 ad esempio ha visto allargare anche ad eventi collaterali, svoltisi al di fuori del Lingotto, lo sviluppo del Salone del Libro di Torino.

Alla base c’è l’idea di creare un tema attorno al quale ruota e si snoda tutta l’edizione. L’anno passato il tema in questione è stato “Oltre il confine”, e la partecipazione ha fatto registrare un ulteriore crescita in termini di affluenza rispetto agli scorsi anni.

I libri al centro, ma un occhio anche ad altri aspetti

Il Salone del Libro di Torino nasce chiaramente con l’idea di promuovere l’editoria e veicolare così tutto ciò che concerne la lettura.

La cosa fondamentale consiste nel far convivere tante “anime” diverse che contribuiscono a questo risultato. All’interno del Salone ci sono sia piccoli che grandi editori, così come c’è spazio per tante altre situazioni in grado di coinvolgere il pubblico e far crescere la partecipazione.

Nessuna preclusione per le diverse forme di espressione, che anzi vengono esaltate creando una rete sempre più fervida. Fumetti, ebook, multimedia: tutto è accessibile ed è spiegato con dovizia di particolari dai tanti esperti del settore presenti.

Ma negli anni il Salone del Libro ha abbracciato anche altri settori come ad esempio quello del food, cercando di creare una manifestazione ancora più trasversale e alla portata di tutti. Questo grazie anche al fatto di uscire dai 51 mila metri quadrati del Lingotto per approdare nelle strade e nelle piazze di Torino con alcune iniziative.

E’ dal 2004 infatti che il Salone “esce” dalle sale del Lingotto per “avvolgere” la città di Torino in un metaforico abbraccio culturale denominato “Salone Off”. Nel 2017 sono stati ben 581 gli eventi andati in scena in 250 parti diverse della città: non solo piazze e strade ma anche tanti altri luoghi.

E non solo libri, ma anche spettacoli e intrattenimento di vario tipo.

Il Salone del Libro di Torino è un progetto ideato dalla Fondazione per il Libro, la musica e la cultura in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori e la Fondazione per la Cultura di Torino.

La direzione editoriale dal 1998 al 2016 è stata affidata a Ernesto Ferrero, mentre dal 2016 l’incarico è passato a Nicola Lagioia.

Il coordinamento generale è affidato a Massimo Bray.

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